Un chilo di coca per il veglione sul lago
Due romeni arrestati. Trovata a Monzambano, la droga era destinata a Peschiera
Un chilo di cocaina destinato al lago, con tutta probabilità da consegnare entro la notte di San Silvestro. Due cittadini romeni sono stati arrestati per averlo nascosto in un appartamento di Monzambano (Mantova), le indagini, condotte dalla squadra mobile di Verona sono partite da informazioni raccolte a Peschiera. La droga, del valore sul mercato di 80mila euro, era stata celata all’interno di un peluche. Da gennaio sequestrati 20 quintali di stupefacenti.
Un chilo di cocaina, la maggior parte in un unico blocco, un «sasso», come si dice in gergo. Il resto in pezzettini più piccoli ma altrettanto puri, pronti ad essere distribuiti agli intermediari, prima che agli spacciatori di strada. Un quantitativo dal valore notevole: 80mila euro, trovato nascosto all’interno di un peluche, abbandonato in una cesta in un appartamento di Monzambano. In Lombardia, dunque, ma l’operazione è della squadra mobile di Verona, che ha collaborato con la questura di Mantova. Ma la droga, con tutta probabilità, era per il Veronese. In particolare per la zona lago.
Non a caso, le indagini sono partite da Peschiera, tramite una serie di segnalazioni di cittadini, ma anche di informazioni raccolte da «confidenti». Finché non è emerso che si attendeva un carico grosso, forse con tempistiche per fine anno, proprio per il Garda. Ed è spuntato il nome di una cameriera romena: Marinela Elena Pop, 29 anni, residente proprio a Monzambano. Dopo una serie di appostamenti è emerso che la donna si recava spesso in un appartamento diverso da quella che risulta essere la sua abitazione. Gli agenti della mobile hanno pensato che fosse un nascondiglio per la droga. Azzeccandoci: dall’interno di un peluche esce l’impressionante quantitativo di cocaina, ma nell’appartamento trovano anche un’altra persona, che si è rivelato essere il fratello di Marinela, Nicolae Eugen Pop, 25 anni, che risultava in Italia da pochissimo tempo e che alla vista dei poliziotti ha cercato di scappare tentando di recuperare alcune dosi. Il resto della vicenda rimane avvolto nel mistero: gli sforzi degli investigatori si concentrano soprattutto sul ricostruire la provenienza della droga: i due romeni, infatti, potrebbero essere solo un anello della catena.
Per entrambi sono scattate le manette. Dopo la convalida, però, il gip ha rimesso in libertà Marinela Pop (a cui risulta intestato il secondo appartamento) e che è ha anche un figlio a carico. Il fratello è finito agli arresti domiciliari.
Il sequestro della droga, a cui si aggiungono 60 grammi di hashish trovati addosso a Nicolae Pop, chiude (forse non definitivamente) un anno record per quanto riguarda gli stupefacenti trovati in provincia. Solo la polizia ne ha individuato quasi 20 quintali, 19,8, per la precisione. Un numero elevato grazie anche al sequestro di febbraio di 18 quintali di marijuana, ritrovati, nascosti tra le arance, all’interno di un camion partito da Locri, in una ditta di autotrasporti di Vigasio. Si è trattato del più imponente sequestro «su gomma» mai avvenuto in Italia. Ma restano elevati, nell’ordine delle centinaia di chili, anche i numeri dell’eroina; segue, infine la cocaina. Sostanza all’origine di molti arresti, soprattutto nel corso degli ultimi mesi.