Corriere di Verona

Bando per il successore di Savorelli, il Comune lo ritira: «Troppe interpreta­zioni errate»

- L.A.

La giunta comunale ha revocato il bando di gara, apparso il 14 dicembre sul sito di Palazzo Barbieri, per trovare il successore di Giampaolo Savorelli (foto in

alto), da 35 anni «anima e cuore» dell’Estate Teatrale Veronese, del Grande Teatro e de L’Altro teatro. L’assessore alla Cultura Francesca Briani ha spiegato che «il testo pubblicato ha dato adito a troppe interpreta­zioni sbagliate». L’assessore ha aggiunto che Savorelli, «che ha diretto oltre la metà delle 70 edizioni dell’Estate Teatrale Veronese, e che è già pensionato» resterà al suo posto fino alla fine della prossima stagione estiva al Teatro Romano. Un nuovo bando, che sarà pubblicato in gennaio, servirà a trovare la persona da affiancarg­li da subito come assistente: il vincitore avrà poi un contratto valido per tutto il biennio successivo, con pieni poteri. Sarà quindi Savorellli a dover intanto redarre il cartellone di prosa, jazz e danza per l’estate 2018, e dovrà completarl­o entro la fine del prossimo mese di gennaio, condizione indispensa­bile per chiedere i contributi ministeria­li legati al Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo.

A destare polemiche, tra l’altro, era stata la frase del bando (ora revocato) per cui «l’affidament o è incompatib­ile con incarichi di rappresent­an za a qualunque titolo e di direzione di enti, incluse associazio­ni e fondazioni pubbliche e private, operanti nel settore dello spettacolo nel territorio del Comune di Verona». Ma l’assessore ha spiegato che in realtà, «può partecipar­e chiunque, ma poi l’incarico non potrà essere conferito a chi ha attività teatrali in corso in città, a meno che non vi rinunci». Lo stesso bando assegnava peraltro 10 punti per il «Progetto artistico del Festival multidisci­plinare 2018», ma il nuovo bando specifiche­rà che si tratterebb­e solo di una proposta teorica visto che il «vero» Progetto per il 2018 resterà appunto compito di Savorelli.

L’assessore Briani ha invece confermato che il futuro direttore artistico dovrà essere competente non solo in ambito teatrale ma anche nelle discipline di danza e musicali. Il bando assegna infatti 10 punti a chi abbia «comprovata esperienza nell’ideazione, organizzaz­ione e direzione di festival multidisci­plinari in prosa, danza e musica». Il che confermere­bbe le voci che indicano come uno dei favoriti Alessandro Anderloni, di Velo Veronese, regista e autore ma anche direttore artistico di festival musicali, teatrali e cinematogr­afici, a partire dal Filmfestiv­al della Lessinia.

L’incarico verrà affidato «mediante comparazio­ne di curriculum, progetto artistico ed eventuale colloquio» e lo stipendio sarò di 30 mila euro lordi l’anno.

Diversamen­te da Savorelli, il suo successore non curerà invece la rassegna invernale de Il Grande Teatro.

L’assessore Briani A gennaio nuovo bando. Chi vince non deve attività teatrali in corso a Verona città

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