La vicenda
Furono l’allora sindaco di Verona Tosi e il vicentino Variati a siglare un patto per la fusione delle multiutility cittadine, Agsm e Aim
Quel patto, mai approvato dal consiglio comunale di Verona, prevedeva un concambio del 58 per cento per Verona contro il 42 di Vicenza, ma sarebbero rimasti i due direttori, entrambi con diritto di veto