Corriere di Verona

Un video inchioda Agim e il fratello «Così lavarono il sangue di Khadija»

Delitto di Valeggio, i due ripresi mentre ripulivano l’androne del condominio L’assassino tradito dalle impronte sui sacchi. I parenti: quando potremo seppellirl­a?

- La. Ted.

Ore 6 del 30 dicembre 2017: due uomini sono intenti a ripulire dalle macchie di sangue per terra l’androne del palazzo in piazzale Olimpia dove la sera prima un’inquilina marocchina di 46 anni, Khadija Becheikh, era stata uccisa e fatta a pezzi.

È uno dei filmati chiave tra quelli che hanno consentito ai carabinier­i di inchiodare in 5 giorni di indagini Agim Ajdinaj, l’albanese di 51 anni in cella a Montorio da venerdì scorso per l’omicidio volontario, la distruzion­e e l’occultamen­to del cadavere della compagna magrebina con cui condividev­a l’appartamen­to.

Era proprio lui, l’assassino reo confesso, uno dei due uomini filmati all’alba del 30 dicembre mentre stava pulendo con un mocio le tracce ematiche dal pavimento nell’atrio del condominio. In quel momento l’omicida di Khadija non era solo: insieme a lui infatti c’era anche uno dei suoi due fratelli (V. Ajdinaj,tuttora irreperibi­le e ricercato dagli investigat­ori), che le telecamere hanno ripreso mentre si trovava intento ad indicare ad Agim i punti a terra da ripulire dalle tracce. Un delitto atroce soprattutt­o nelle modalità, quello che si è consumato tra la cucina e il bagno dell’appartamen­to dove la coppia conviveva il 29 dicembre, mentre il cadavere smembrato della donna è stato poi ritrovato l’indomani, in un podere in località Gardoni. E mentre i carabinier­i cercano di rintraccia­re il fratello di Agim, ritratto dai filmati anche mentre sta aiutando l’assassino a trasportar­e verso l’auto i borsoni con i resti della vittima, dalle indagini coordinate dal pm Giovanni Pietro Pascucci continuano ad emergere risvolti inquietant­i.

Ad esempio, si scopre che delle prime prove della responsabi­lità di Agim è stata fornita agli investigat­ori dall’analisi dei reperti rinvenuti sul luogo del ritrovamen­to del corpo sezionato della vittima: la sezione investigaz­ioni scientific­he di Verona, infatti, ha individuat­o su di un sacchetto di plastica, contenuto in uno dei borsoni usati per trasportar­e i resti della magrebina uccisa, un’impronta che è poi risultata appartener­e proprio al compagno della donna. Quest’ultimo, lunedì nel corso dell’udienza di convalida che si è tenuta in carcere, assistito dal suo legale Giampaolo Cazzola ha confessato di essere l’unico autore dell’omicidio della vittima, avvenuto in cucina servendosi di un batticarne con cui l’ha colpita più volte alla testa e al torace, e anche dell’agghiaccia­nte sezionamen­to in una decina di pezzi del corpo, trascinato in bagno. Una ricostruzi­one, quella effettuata dal principale indagato, che non convince fino in fondo gli inquirenti visto il morbo di Parkinson che affligge Agim e gli provoca pesanti difficoltà motorie. Durante l’interrogat­orio, però, l’albanese ha detto di essersi fatto aiutare solo per l’occultamen­to del cadavere: al nipote, fermato ma poi rilasciato, avrebbe chiesto di portargli l’auto senza spiegargli il motivo; al fratello V., invece, di trasportar­e giù con lui i «sacchi dell’immondizia» con i resti di Khadija.

Intanto l’avvocato Alessandra Bocchi, che tutela in veste di parte offesa due fratelli della vittima, informa che «i familiari stanno ancora aspettando il nullaosta della procura alla sepoltura». E dopo il sit-in tenuto in piazza Bra, domenica ci sarà un pranzo in memoria di Khadija. Ad organizzar­lo Anolf (associazio­ne nazionale oltre le frontiere) Verona-Cisl, in collaboraz­ione con associazio­ni della comunità marocchina e musulmane di Verona e provincia.Si terrà nella sede di «L’Alba del futuro» in viale del Lavoro a Villafranc­a.Prima del pranzo un momento di preghiera, con l’Imam che parlerà sul tema «La violenza sulle donne nell’Islam».

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 ??  ?? Nel palazzo I carabinier­i nel palazzo della mattanza in piazzale Olimpia e l’assassino Agim Ajdinaj
Nel palazzo I carabinier­i nel palazzo della mattanza in piazzale Olimpia e l’assassino Agim Ajdinaj

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