Ferì la convivente a coltellate e fuggì Ora punta allo sconto
(la.ted.)Punta allo sconto di pena e ieri, nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta davanti al gup Laura Donati, ha dunque chiesto e ottenuto il giudizio con rito abbreviato Emanoel Barros Do Nascimento, il 42enne brasiliano fermato il 3 febbraio 2017 con l’accusa di tentato omicidio nei confronti della compagna, connazionale di 29 anni. Era stata proprio la donna, scesa in strada per attendere i soccorritori dopo essere stata ferita in casa, ad accusarlo di averla accoltellata al culmine dell’ennesima lite. Il loro, a detta di lei, negli ultimi tempi sarebbe diventato un rapporto piuttosto teso e conflittuale. Frequenti screzi e diverbi sfociati nel sangue. A condurre le indagini sul tentato omicidio, da cui inizialmente il brasiliano aveva tentato di sottrarsi facendo perdere le proprie tracce per poi consegnarsi ai carabinieri l’indomani avvertendo di trovarsi a casa di una parente, risulta il pubblico ministero Marco Zenatelli che per Barros aveva subito chiesto al gip che resti dietro le sbarre. E infatti, a un anno di distanza, il sudamericano si trova ancora detenuto in cella a Montorio. Difeso dal legale Marco Zanoni, deve anche fronteggiare le accuse di maltrattamenti e violenza sessuale, sempre ai danni della compagna che si è costituita parte civile con l’avvocato Sara Montagna. Per la sentenza bisognerà attendere il 12 aprile prossimo.