Chievo, la sentenza della crisi Castro è pedina insostituibile
Fuori da otto turni, la squadra ha racimolato solo 5 punti
Anche nel collettivo più rodato c’è sempre qualche insostituibile. E nella crisi di risultati del Chievo, impegnato sabato sera con la Juventus al Bentegodi, l’assenza di Lucas Castro, pietra preziosa del centrocampo per qualità e quantità, uomo dei break, dei gol, degli assist, delle palle recuperate, gioca un ruolo enorme. Tanto che il club della Diga, impegnato anche ieri nella trattativa col Napoli per Emanuele Giaccherini, uno che aumenterebbe il tasso tecnico di una mediana troppo dipendente da Castro stesso – si lavora sul prestito con diritto di riscatto, per Giak – guarda con sempre più attenzione e speranza ai tempi di recupero del Pata, che la settimana prossima tornerà ad allenarsi in gruppo dopo l’infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio destro del 19 novembre scorso (con lui anche il centravanti titolare Roberto Inglese, mentre ieri primo allenamento intero con la squadra per Meggiorini e Gamberini). Un peso massimo, Castro. Perché quando il Chievo ha la palla lui sa inserirsi puntando la porta, per concludere ma anche per creare occasioni per i compagni, e quando il Chievo è senza palla c’è tutta la sua bravura nel disturbare l’azione avversaria, spesso anche interromperla: non per niente, da quando veste il gialloblù Castro ha sempre chiuso il campionato tra i primi dieci giocatori di A per palloni recuperati, cioè una voce di bilancio essenziale nel pressing alto voluto da Rolly Maran.
I numeri, poi, raccontano che Castro ha sempre portato punti pesanti. Nel 2015/16, i suoi tre gol valsero la bellezza di 7 gettoni. La scorsa stagione, cinque graffi totali di cui due valsi 6 punti. Nelle prime 13 giornate di questo campionato, invece, Castro aveva deciso praticamente da solo Chievo-Fiorentina, doppietta (gli unici due gol fin qui) e 2-1 clivense. Occhio anche agli assist decisivi perché, come detto, Castro è uno che inventa. Vedi la biglia per Hetemaj nell’1-1 di Marassi col Genoa il 20 settembre scorso. Vedi i 6 gol altrui nati dal suo piede lo scorso torneo. O i due del primo anno al Chievo. Quanto sia prezioso Castro lo ratifica anche il suo impiego: 34 e 33, sono le sue presenze nei primi due campionati qui a Verona, in tutto appena 9 partite saltate in due stagioni, o per squalifica (tre) o per infortunio (quattro) o perché si trattava dell’ultimo turno. Adesso, invece, Castro è a quota 8 gare consecutive out: il Chievo non l’aveva mai perso per così tanto tempo. Quando tornerà? Come detto, Castro dovrebbe nuovamente lavorare in gruppo dopo la Juve, la settimana prossima, all’orizzonte il match di domenica 4 febbraio con l’Atalanta. Il campo, però, gli manca da due mesi. La speranza, allora, è averlo in buona forma per la doppia casalinga col Genoa l’11 febbraio e col Cagliari sabato 17.