Cavallo e l’amore per le geometrie di Trezza
È nato più di vent’anni fa l’amore di Daniela Cavallo per le geometrie di Luigi Trezza, un amore che ha dato origine a una serie di sue personali creazioni artistiche ora in mostra (fino a sabato, con ingresso libero) alla galleria Fuori le Mura (via Fracastoro 15). Daniela Cavallo (in foto), architetto veronese, ha iniziato negli anni 90 a occuparsi del suo settecentesco collega, comprendendo i suoi studi sulle «fabbriche sanmicheliane», studiandone i progetti per edifici e soprattutto la serie di disegni geometrici per pavimenti da realizzarsi ad intarsi marmorei, la cui raccolta è conservata alla Biblioteca Civica di Verona. Sono invenzioni che «rappresentano – scriveva ancora nel 1998 Daniela Cavallo nella pubblicazione che raccoglie i suoi studi su Trezza - la sintesi del pensiero progettuale dell’architetto. Sono infatti presenti la forma, l’armonia, la proporzione, la costruzione ed anche il suggerimento d’uso, ancorchè non espresso, degli stessi pavimenti in
diversi ambienti». Basati sulla «semplificazione compositiva», i motivi geometrici di Trezza sono concettualmente vicini alle sue architetture realizzate «per forme semplici e originarie». Lasciarsi ispirare da queste forme per creare gioielli, tappeti e mobili, come scrive Rosalba Ferba curatrice della mostra insieme a Diego Martini, è un atto di valorizzazione del proprio territorio di appartenenza e della sua storia.