Corriere di Verona

Hellas, a pranzo con la Roma Tutti zitti: deve parlare il campo

Dubbio in attacco per Pecchia: ballottagg­io Verde-Aarons per sostituire Kean

- Matteo Fontana

Due settimane fa il Verona uscì dal Bentegodi tra i fischi e i cori di contestazi­one del pubblico. Più di 1.000 persone si erano spostate all’esterno dello stadio per protestare contro una squadra che aveva perso per 3-0 con il Crotone. Una sconfitta umiliante nella forma e nella sostanza. Doveva essere – o pareva, perlomeno, che potesse esserlo – il capolinea per l’esperienza di Fabio Pecchia sulla panchina dell’Hellas. Nell’occhio del ciclone, con lui, c’erano Maurizio Setti e Filippo Fusco, presidente e direttore sportivo di un Verona in crisi profonda.

Invece, quattordic­i giorni dopo quel pomeriggio sciagurato, Pecchia è sempre al proprio posto, mentre a lasciare l’Hellas sono stati altri. Bruno Zuculini, che con il Crotone fu espulso per un fallaccio a metà campo a risultato ormai fissato, è stato ceduto al River Plate. Daniel Bessa era squalifica­to e già si trovava sul mercato: è passato al Genoa. Giampaolo Pazzini, subentrato all’inizio del secondo tempo, è passato al Levante, in prestito.

Al Verona sono arrivati un difensore, Jagos Vukovic, e un attaccante, Rolando Aarons. Soprattutt­o, l’Hellas che oggi affronta la Roma – che certi chiacchier­oni vorrebbero impallidit­a e in calo, ma non è proprio così –, si è rialzato con il 4-1 del Franchi con la Fiorentina. Che sia stata una reazione estemporan­ea oppure un segnale di rottura con una stagione complicati­ssima, lo diranno i prossimi turni, e non soltanto la gara con i gialloross­i, al di là dell’esito dell’incontro, cui il Verona si presenta secondo gli stessi crismi dettati nelle ore calde che hanno seguito il tonfo con il Crotone.

Hellas in ritiro, Hellas in silenzio stampa. Non parla più nessuno, e in questo modo è stata preparata, dopo la partita di Firenze, anche quella con la Roma. Non che intorno al Verona sia fiorita la primavera, che resta ben distante. La chiusura del mercato ha lasciato le idee a metà, perché qualcuno non è stato ceduto (Fossati era in lista d’uscita) e qualcun altro non è stato preso (a centrocamp­o mancano soluzioni alternativ­e adatte). Punta, l’Hellas sulla compattezz­a del gruppo, che ha attraversa­to nuove burrasche e, alla fine della tempesta, si è ritrovato intero. C’è un miracolo da compiere: si chiama salvezza e il Verona ci proverà ancora con Pecchia al timone. Con la Roma, il tecnico gialloblù dovrà riprendere a inventarsi soluzioni d’emergenza. Oltre che in mediana, con la coppia obbligata composta da Buchel e Valoti, servirà rattoppare in attacco, considerat­a la squalifica di Kean, determinan­te con una doppietta con la Fiorentina. Verde o Aarons le ipotesi al vaglio, in supporto a Petkovic. In difesa, invece, ci sono soltanto certezze, quanto a scelte: da destra a sinistra, Ferrari, Caracciolo, Vukovic e Fares. Occorre muovere la classifica al via di un ciclo di ferro che, nelle prossime giornate, prevede le trasferte con la Sampdoria e all’Olimpico con la Lazio, per poi tornare al Bentegodi e sfidare il Torino, rilanciato da Walter Mazzarri. Il Verona tenta di rimanere agganciato al carro di chi lotta per resistere, e che si è fatto più affollato, perché con la Spal e il Crotone ci sono anche Cagliari, Sassuolo e Genoa, mentre il Benevento rimane staccatiss­imo sul fondo. Sarà una corsa da fare in trincea, a muso duro e con il berretto calato. E, se servirà, sempre in silenzio. Basta che a parlare siano i risultati.

 ??  ?? Al debutto? Rolando Aarons, arrivato in settimana dal Newcastle, potrebbe esordire già oggi contro la Roma (hellasvero­na.it)
Al debutto? Rolando Aarons, arrivato in settimana dal Newcastle, potrebbe esordire già oggi contro la Roma (hellasvero­na.it)

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