Autonomia, la Consulta si schiera «Bene l’intesa, ora Zaia firmi»
Sindacati e categorie, plauso unanime alla nuova bozza. Pronta la Commissione paritetica
Perfino la Cgil, mai tenera VENEZIA col governatore Luca Zaia, dà il suo appoggio al percorso fatto fin qui sull’autonomia. Certo «siamo davanti ad un salutare bagno di realtà» e lontani «dal libro dei sogni che invocava 23 materie e il 90% delle risorse» e però, dice il segretario Christian Ferrari, «il confronto Stato-Regione sta assumendo la piega giusta», «l’intesa è vicina» e insomma, davvero pare possibile «un accordo ragionevole».
E la Cgil non è l’unico attore presente ieri all’affollata riunione della Consulta per l’autonomia a lasciare Palazzo Grandi Stazioni a Venezia con la sensazione che si sia ad un passo dall’attesa firma che Zaia e il premier Paolo Gentiloni dovrebbero apporre in calce all’accordo che segna il primo, fondamentale passo in avanti della trattativa federalista. Onofrio Rota, segretario della Cisl, è intervenuto in seno al «parlamentino» che riunisce sindacati, categorie, Terzo settore, Comuni e Province: «Sosteniamo con convinzione questa iniziativa, fin dal principio - ha detto - oggi iniziamo a intravedere i primi risultati. Guardiamo con favore, in particolare, la condivisione con Lombardia ed Emilia Romagna, che rafforza le nostre richieste. Avanti così». Il presidente di Confindustria Matteo Zoppas si dice ottimista perché «sono stati fatti dei passi avanti», quello di Confartigianato Agostino Bonomo «soddisfatto oltre le aspettative» perché «l’intesa apre una nuova stagione per il Veneto», quello di Coldiretti Martino Cerantola sottolinea le novità dell’ultima bozza arrivata da Roma, «che sancisce il percorso da seguire nella prossima legislatura».
Zaia prende tempo, precisa che sono già intercorse sette diverse versioni tra Venezia e Roma e «altre ce ne saranno per ultime limature», ma il pressing per la firma inizia a farsi sentire e lui un po’ lo dà a vedere. Ricorre ad una metafora immaginifica, paragonandosi a Michelangelo: «Quando gli chiesero come fosse riuscito a scolpire un capolavoro come la Pietà rispose: “Ho soltanto tolto il marmo in più”. Ecco diciamo che nel nostro caso il marmo ormai è stato tolto, siamo alla lucidatura. Il capolavoro è quasi finito, dobbiamo fare attenzione a non romperlo all’ultimo». Sorrisi in platea che si allargano quando il governatore, confermando l’ecumenismo che l’ha contraddistinto in questa delicata prima fase della trattativa col governo, ha ribadito la sua stima per il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa («Ci siamo sentiti anche ieri sera») ricordato l’ottima collaborazione instauratasi col governo («Si è creata una No Fly Zone su questo tema, come avevo chiesto, in campagna elettorale non era scontato») e carezzato gli stakeholders riuniti davanti a lui: «Adesso è facile fare gli eroi ma voi eravate qui quando è stato il momento di fare la rivoluzione e io non me lo scordo, vi ringrazio».
E dunque Zaia firmerà? Pare proprio di sì, entro una decina di giorni. È il momento delle decisioni irrevocabili: «Qui si fa la storia» ha detto, prima di nominare sul campo i componenti in quota Regione della futura commissione paritetica con lo Stato: «Saranno i professori che mi hanno accompagnato fin qui» (e dunque Bertolissi, Antonini, Mazzarolli, Giovanardi, Stevanato, più i dirigenti regionali Caramel, Zanon e Gasparin). Confermate le anticipazioni sui contenuti dell’ultima bozza, quella «sartoriale per il Veneto», dal superamento della spesa storica alla compartecipazione a più tributi, all’introduzione di fabbisogni e costi standard, la novità principale di ieri è stata l’indicazione di giugno 2018 come orizzonte temporale per l’apertura dei tavoli dedicati alle altre 18 materie previste dalla Costituzione, dopo le 5 già contenute nell’intesa (sanità, dove pare siano state fatte molte concessioni; lavoro, dove invece c’è molto da lavorare; istruzione; ambiente; rapporti con l’Ue, il cui tavolo non è mai stato neppure convocato). E l’ipotesti, avanzata proprio dal centrodestra sponda Forza Italia, di procedere con una riforma costituzionale che dia autonomia a tutte le Regioni? Zaia la vede come fumo negli occhi: «Noi andiamo avanti per la nostra strada, nessuno potrà dirci “aspettate” un minuto di più».
Agostino Bonomo (Confartigianato) Siamo soddisfatti oltre le aspettative, l’intesa col governo aprirà una stagione straordinaria per il Veneto Christian Ferrari (Cgil) Accantonato il libro dei sogni, Regione e Governo sono sulla strada giusta, la firma è vicina ed è un accordo ragionevole Maria Rosa Pavanello (Anci) Siamo molto soddisfatti, specialmente per il superamento della spesa storica, contro cui ci siamo sempre battuti