Record di operazioni finanziarie sospette
(e. p.)Verona e le infiltrazioni mafiose: c’è anche «l’elevato numero di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette» nella relazione finale dei 4 anni di attività della Commissione parlamentare antimafia. A parlare chiaro sono le cifre, in particolare quelle fatte registrare nel 2016 proprio in tema di «segnalazioni per operazioni sospette»: in Italia sono state 101.065; in Veneto 7.841; di cui «a Verona 1653; a Treviso 1615; a Vicenza 1474; a Padova 1439; a Venezia 1156; a Rovigo 279; a Belluno 225». Ancora: il Veneto è la quarta regione per numero di segnalazioni dopo Lombardia, Campania e Lazio, mentre Verona in chiave regionale si piazza proprio in vetta.
«Se la criminalità organizzata si è radicata anche qui, è perché qui trova terreno fertile, sia nel dinamismo economico sia negli appoggi» commentano i candidati veronesi del Pd, ricordando l’«atteggiamento di sottovalutazione, ai limiti del negazionismo, dei meccanismi di infiltrazione mafiosa nel tessuto imprenditoriale locale» messo in luce dalla Commissione parlando di Verona. Ed è proprio alla zona grigia ricordata dalla Commissione che Vincenzo D’Arienzo, Diego Zardini e Giovanna Zago invitano a prestare attenzione: «Il rapporto mette in luce la capacità della malavita di mimetizzarsi e infiltrarsi nel tessuto veronese». Parole d’elogio nei confronti del prefetto Salvatore Mulas e delle 13 interdittive emanate negli ultimi due anni: «Ma non può bastare spiegano i rappresentanti dem -, perché oltre alla presa di coscienza del fenomeno, occorre che tutte le istituzioni di impegnino nel contrasto al fenomeno». E ricordano le polemiche divampate tra l’allora sindaco Flavio Tosi («ma anche da parte della Lega») con la presidente della Commissione Rosy Bindi all’indomani della visita dell’Antimafia in città: «Siamo stati gli unici a sollevare la questione, ma ora si deve avviare un contrasto non solo tecnico, ma anche culturale» concludono rilanciando la proposta di distaccare in riva all’Adige un magistrato della direzione distrettuale di Venezia. Sul tema interviene anche la deputata del Movimento 5 Stelle Francesca Businarolo: «Il nostro territorio è particolarmente allettante per le cosche, e ormai anche i comuni cittadini sanno che gli imprenditori, soprattutto in certi ambienti, come il settore turistico, in particolare sul Garda, vengono avvicinati da persone che promettono loro soldi».