Nuova Procond da De’ Longhi ai cinesi
Il gruppo trevigiano cede la maggioranza della società di Longarone al colosso H&T
«La De’ Longhi è una signora azienda e siamo soddisfatti che il fidanzamento con la Nuova Procond elettronica (Npe) si sia tradotto in matrimonio». Così dicevano le organizzazioni sindacali quando, lo scorso settembre, il gruppo trevigiano acquisì definitivamente la società dell’elettronica bellunese, che era a un passo dalla liquidazione, salvando 290 posti di lavoro. La «signora azienda», però, sei mesi dopo già cede il controllo a un colosso cinese, H&T, soggetto sempre dell’elettronica con sede a Shenzhen. Il 55%, per adesso, per un valore di 7,7 milioni (pari agli investimenti di De’ Longhi su Npe a Longarone), quota che però per contratto salirà all’80% nel 2020 . «Una notizia che ci arriva fra capo e collo – riconosce il segretario generale di Fiom Cgil Belluno, Luca Zuccolotto – ma in un mondo globale queste velocità non devono sorprendere. Il nuovo azionista di controllo non è un fondo ma un socio industriale e, se è straniero, faccio presente che i danni peggiori alla metalmeccanica di queste parti li hanno provocati gli italiani. In ogni caso – conclude Zuccolotto – è una conferma in più della validità a livello internazionale della nostra manodopera. Delle novità discuteremo con l’azienda il 28 febbraio, in un incontro già fissato in precedenza».
La Npe, quando si chiamava Procond e apparteneva al gruppo bolognese Selcom, era finita in pessime acque fino a rasentare il fallimento nel 2016 quando De’ Longhi, attraverso la controllata De’ Longhi Appliances, decise di affittare il ramo d’azienda, riservandosi di procedere a un’acquisizione entro i tre anni fissati dal contratto. La qual cosa avvenne appunto lo scorso settembre, grazie al via libera del Tribunale di Bologna che ratificò l’unica offerta in gara prima di discutere il concordato preventivo di Selcom.
Per il perfezionamento dell’accordo attraverso il quale De’ Longhi intervenne nella crisi della società di Longarone si rese necessaria anche una serie di incontri al ministero per lo Sviluppo economico fra il gruppo Selcom e le parti sociali, con una firma giunta al termine di una maratona ininterrotta di trattative durata 48 ore. Nell’intesa di ieri con i cinesi di H&T, è previsto anche che De’ Longhi Appliances rimanga coinvolta «in tutte le decisioni strategiche e nelle principali questioni organizzative della società», e che Npe rimanga fornitrice del gruppo trevigiano.