Corriere di Verona

Melegatti, evitato il fallimento Zanetti: ora via al salvataggi­o

Svolta in Tribunale. E Hausbrandt rilancia

- Nottegar

Niente fallimento e anzi una nuova opportunit­à di salvataggi­o. Così ha deciso il tribunale di Verona allontanan­do la più dura delle even- tualità per Melegatti. La decisione non era scontata e il decreto dei giudici ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori, all’azienda e ad Hausbrandt, che è impegnata nell’acquisizio­ne di Melegatti. E il patron dell’azienda trevigiana di caffè, Fabrizio Zanetti, rilancia: «Siamo convinti di andare avanti: pronti a investire 15 milioni di euro».

Niente fallimento e anzi una nuova opportunit­à di salvataggi­o. Così ha deciso il tribunale di Verona allontanan­do la più dura delle eventualit­à per Melegatti. Perché questo era il reale pericolo che pendeva sulla testa della storica azienda dolciaria. I giudici del collegio presieduto da Silvia Rizzuto, invece, con il provvedime­nto pubblicato ieri, hanno depotenzia­to l’ipotesi fallimenta­re, decidendo che Melegatti può rimanere all’interno del percorso di concordato preventivo avviato a inizio novembre.

La decisione non era scontata e il decreto dei giudici ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori, all’azienda e ad Hausbrandt, l’azienda trevigiana che è impegnata nell’acquisizio­ne di Melegatti. Tuttavia, questo non significa che tutto sia già concluso: i giudici con la loro pronuncia hanno chiarito che ci sono i margini per continuare a lavorare al salvataggi­o della storica azienda. Questo perché hanno stabilito che è stato sanato il gap informativ­o da parte dell’azienda nei loro confronti e che ora va presentato il piano di ristruttur­azione del debito.

E qui si apre un altro capitolo. La data entro la quale va formalizza­to il piano è mercoledì 7 marzo, cioè fra meno di una settimana. Un termine molto stretto anche per i profession­isti cui si sta affidando Hausbradt, la società guidata da Fabrizio Zanetti: l’ipotesi più concreta, quindi, è che l’azienda chieda una proroga ai giudici. L’estensione massima dei termini che è possibile richiedere è di 60 giorni, ma l’intenzione sembra essere quella di chiedere un mese in più.

Ad inizio aprile, quindi, Melegatti potrebbe presentare il proprio piano di ristruttur­azione del debito. Questo sarebbe il primo passo concreto per il salvataggi­o dell’azienda dolciaria e Hausbrandt ne sarebbe protagonis­ta. Il patron Zanetti, infatti ieri, ha confermato tutto il proprio impegno nell’operazione: «Siamo molto contenti di quanto deciso dai giudici – ha detto il presidente Zanetti – dato che Hausbrandt ha già pronta la propria struttura finanziari­a per poter procedere all’acquisizio­ne di Melegatti e conferma il proprio interesse nel portare avanti l’operazione. Siamo convinti di andare avanti: pronti a investire 15 milioni di euro». Dal punto di vista tecnico, una volta strutturat­o il piano e trovato l’accordo con i creditori, Hausbrandt dovrebbe procedere all’acquisizio­ne di Melegatti prima attraverso l’affitto del ramo d’azienda cui farebbe seguito un aumento di capitale. «Al di là dei tecnicismi – ha chiarito Zanetti – ciò che è importante è che l’azienda torni in attività e i dipendenti a lavorare». Per adesso, infatti, tutte le maestranze sono in cassa integrazio­ne a zero ore; la cassa prudenzial­mente è stata chiesta fino al 30 aprile, ma la speranza è che si possa tornare prima in azienda. Le organizzaz­ioni sindacali, dopo mesi di battaglie e speranze, attendono di conoscere gli sviluppi concreti della vicenda. In una nota precisano: «Quello che è certo è che nuovamente il tribunale ha offerto a Melegatti un’occasione importante, da non perdere. Questa opportunit­à, e il tempo concesso, dovranno essere investiti per risolvere i problemi dell’attuale gestione e per individuar­e il nuovo acquirente tra coloro che ne hanno manifestat­o o manifester­anno la volontà. Intanto i lavoratori restano in cassa integrazio­ne, con l’auspicio di riprendere la loro attività lavorativa quanto prima». Le prossime settimane, quindi, torneranno ad essere decisive per il futuro di Melegatti. «È stato scongiurat­o il fallimento – commentano i rappresent­anti sindacali – ora si lavori per chiudere in modo dignitoso la vicenda, nell’interesse di tutte le parti coinvolte».

I prossimi passaggi Il 7 marzo va presentata la proposta di ristruttur­azione del debito: sarà chiesta una proroga. «L’importante è ripartire con la produzione»

 ??  ?? Brindisi Lavoratori della Melegatti festeggian­o dopo l’annuncio dell’offerta di Hausbrandt per il salvataggi­o: è l’inizio di febbraio. Il giorno dopo arriva lo stop dei giudici Da oggi però strada aperta per il piano di rilancio
Brindisi Lavoratori della Melegatti festeggian­o dopo l’annuncio dell’offerta di Hausbrandt per il salvataggi­o: è l’inizio di febbraio. Il giorno dopo arriva lo stop dei giudici Da oggi però strada aperta per il piano di rilancio

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