Corriere di Verona

Call center molesti 24 mila famiglie veronesi nell’elenco che li blocca «Ma si moltiplich­eranno»

- Gloria Bertasi

Finora gli iscritti erano davvero pochi, poco più di 24 mila famiglie veronesi contro le 182 mila aventi diritto ma, a breve, bloccare quelle telefonate, quasi sempre inopportun­e ed indesidera­te che propongo servizi e contratti di ogni genere, sarà più semplice per tutti. Lo scorso 22 dicembre, Roma ha approvato un disegno di legge di iniziativa parlamenta­re che cambia le regole per l’iscrizione al «Registro pubblico delle opposizion­i», un nome ridondante che è bene non dimenticar­e se si vuole mettere la parola fine alle pressanti telefonate dei call center. Finora al Registro potevano iscriversi i titolari di numero fisso e nemmeno tutti, solo quelli che hanno accettato la pubblicazi­one sulle Pagine bianche. Un nonnulla (13 milioni di utenze in Italia di cui 1,3 milioni in Veneto) rispetto alla marea di cellulari venduti in tutto il Paese (117 milioni, per la precisione) e agli apparecchi di casa con numero secretato. Sarà forse per questo che pochi, in Veneto, hanno usufruito del servizio.

Si tratta di 168 mila utenze, il 13 per cento del totale e Verona, al secondo posto con Padova nella classifica regionale, ha superato la media con il 14,2 per cento di iscrizioni. Al primo, c’è Venezia con 25 mila iscritti su 158 mila telefoni (15,9 per cento) e al terzo Treviso con 13.383 pari al 14 per cento. Ora, però, la situazione cambia, la nuova legge permette a tutti di far parte del Registro, che siano smartphone o fissi non importa: «Con l’iscrizione, si introducon­o i divieti di cessione a terzi del proprio numero - spiega l’onorevole veneziano di Liberi e Uguali, Michele Mognato, relatore della legge - dell’uso di compositor­i automatici e i call center dovranno avere il proprio numero in chiaro, ossia visibile ed identifica­bile». Far passare il decreto non è stato semplice, «la lobby del telemarket­ing ha tentato di bloccarlo in diversi modi continua - ma, alla fine, ce l’abbiamo fatta: tuteliamo i consumator­i, in particolar­e quelli più deboli, come gli anziani spesso vittime di truffe».

E le associazio­ni dei consumator­i plaudono alla novità. «Stapperei una bottiglia di spumante - dice Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona - le norme introdotte sono positive e speriamo siano davvero efficaci». Per l’entrata in vigore delle nuove regole, bisogna attendere ancora qualche settimana, ossia fino al 22 marzo, ultimo giorno utile per la pubblicazi­one dei decreti attuativi da parte dei Ministeri competenti. «È una bella novità ma ricordiamo­ci che ogni volta firmiamo per una tessera fedeltà, barrando tutti consensi, vanifichia­mo i tentativi di regolare il telemarket­ing selvaggio», spiega Carlo Garofolini, presidente di Adico Veneto.

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