Endorsement alla Lega di «Verona Domani» Cambiano gli equilibri a Palazzo Barbieri
Riunione al Consorzio Zai con Fontana. Casali: «Da loro ampie assicurazioni»
Vengono quasi tutti da Forza Italia, molti sono passati per la lista Tosi; poi hanno formato il gruppo Verona Domani che, alle ultime comunali, ha fatto tandem con Battiti rivelandosi la prima forza della coalizione di centrodestra vittoriosa con Federico Sboarina. E adesso? In vista delle politiche, il gruppo che ha come leader il consigliere regionale del Centrodestra Veneto Stefano Casali potrebbe far sentire il suo sostegno alla Lega. Una mossa destinata a cambiare anche i rapporti di forza a Palazzo Barbieri.
L’altra sera, nella sala del Consorzio Zai, si è tenuta una partecipata riunione. Ospite d’onore, davanti alla platea di oltre un centinaio di esponenti di Verona Domani, Lorenzo Fontana, vicesindaco, europarlamentare, vice di Salvini, capolista alla Camera del Carroccio, insomma il nuovo uomo forte della Lega veronese e veneta. L’incontro è stato orchestrato, oltre che da Casali, dal suo luogotenente Matteo Gasparato, che non più tardi dello scorso novembre era stato indicato a sorpresa come nuovo segretario cittadino di Forza Italia (ma poi non se n’è fatto nulla). Sul palco, anche l’assessore allo Sport Filippo Rando, mentre non si è fatta vedere l’altro esponente della giunta in quota Verona Domani, l’assessore alla Cultura Francesca Briani, in rotta con Gasparato.
«Nessuno di loro è della Lega - precisa Fontana - ma sono sensibili a molti dei temi che noi stiamo portando avanti, dal rigetto di nuovi patti del Nazareno o simili alla questione della legittima difesa, alla lotta di Zaia per l’autonomia del Veneto». Lo conferma Casali: «Verona Domani resta un movimento civico, ma ci stiamo indirizzando in queste elezioni verso quelle forze politiche che hanno preso impegni precisi sull’autonomia, che ci hanno dato garanzia che mai sosterranno governi delle larghe intese con il Pd. E, su questi fronti, abbiamo avuto ampissime rassicurazioni da parte della Lega, con cui per altro stiamo già dialogando in vista delle future elezioni locali». E pensare che il leader di riferimento di Casali, Gaetano Quagliariello, ha aderito a Noi con l’Italia. «Purtroppo la quarta gamba è piena di gente che ha sostenuto Renzi, non vogliamo correre nessun rischio di un Nazareno bis», chiarisce Casali. In Noi con l’Italia, per altro, è candidato anche l’adesso odiato Flavio Tosi.
Lo spostamento di Verona Domani verso la Lega segue, in qualche modo, quello del nucleo di Battiti verso Fratelli d’Italia. Dopo l’assessore Stefano Bertacco, che sarà ricandidato al Senato, è vicino ad entrare nel partito della Meloni anche l’assessore Marco Padovani (il figlio, Alberto, è stato candidato alla Camera). E se, dopo le elezioni, dovesse prendere corpo il progetto di creare in consiglio comunale un gruppo autonomo di Verona Domani, separato da Battiti, tutto sarebbe ancora più evidente: Lega e filo-leghisti diventerebbero l’azionista di maggioranza dell’amministrazione Sboarina.