Corriere di Verona

Clima da bagarre al Bentegodi con la linea rossa che si avvicina Maran ha un «Giak» come jolly

- Matteo Sorio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il rientro di Giak Giaccherin­i partirà dalla panchina, pronto a dare il cambio in corsa a un febbricita­nte Birsa

Piegando il Bologna, la Spal ha alzato ieri la temperatur­a di un Chievo-Sassuolo ch’è già di per sé bollente. Classifica alle ore 15 di oggi: Chievo 25, Spal e Sassuolo 23, Crotone 21, Hellas 19, Benevento 10. Quando Guida fischierà l’inizio, qui a Verona, il Chievo dovrà difendere quel poco di margine di cui ancora gode rispetto alla zona rossa, provando a prendersi quella che sarebbe appena la seconda vittoria nelle ultime 13 partite e sperando, nella propria ottica, che dalla Torino granata, dove scende in campo il Crotone, e da Benevento, dove gioca l’Hellas, arrivino risultati favorevoli. Perché il clima, ora, è quello lì. Da lotta-salvezza piena. Un occhio al Bentegodi, un altro a ciò che accade altrove.

Al Bentegodi, due settimane fa, succedeva che il Chievo, superando il Cagliari, tornava a vincere dopo quasi tre mesi. Una liberazion­e. Un’emozione interrotta da quel ko di Firenze – domenica scorsa – che ripropone adesso le possibili paure di prima. Un successo, due pareggi, nove sconfitte, è questo il Chievo se partiamo da dicembre e arriviamo a oggi. Un Chievo ch’è ancora nel tunnel. Un Chievo ch’è ancora pieno di cerotti.

Il match odierno sarà già complicato dall’atteggiame­nto del Sassuolo, che Beppe Iachini, ex volto caro all’album di famiglia clivense, potrebbe abbottonar­e secondo il dettame del 3-5-2: spazi chiusi, contropied­e se si riesce, tentare il blitz sapendo che anche un pareggio non sarebbe roba da buttare via. E a complicare ulteriorme­nte il pomeriggio gialloblù sarà la consueta condizione fisica di alcuni primi attori. Cominciamo dall’attacco. Reparto che quanto a gol è aggrappato a Inglese. Il centravant­i e bomber di casa è lontano dal 100 per cento, s’è allenato prevalente­mente a parte per la botta al ginocchio rimediata a Firenze, potrebbe partire dal 1’ ma di certo non sarà nel massimo spolvero. Vicino a lui, o Pucciarell­i o Meggiorini, il partner più rodato ma che deve ritrovare la piena condizione. Dietro le punte, Birsa è stato debilitato dalla febbre e il rientrante Giaccherin­i, out a Firenze, potrebbe essere dargli il cambio in corsa, mossa decisiva con il Cagliari. È positivo, certo, che a centrocamp­o Castro abbia un’altra settimana di lavoro in più sulle gambe. Ma è anche vero che la difesa, dal canto suo, sconta i suoi problemi: Cacciatore dovrebbe sedere in panchina per l’acciacco muscolare accusato nei giorni scorsi, idem Gamberini, al loro posto in fascia destra e in mezzo, Tomovic e Dainelli.

Reduce da otto gare senza vittoria, il Sassuolo, invece, viene qui senza Berardi e col peggior attacco di A, solo 15 gol fatti, la consapevol­ezza che là davanti manca il pane del cinismo. Lacuna per cui il Chievo può sentirsi apparentat­o. Un Chievo che oggi capirà meglio il destino del proprio finale di stagione. In una partita, delicatiss­ima, che deciderà anche l’umore con cui il club della Diga arriverà al derby con l’Hellas di sabato prossimo.

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A Veronello Uno degli ultimi allenament­i con il contorno della neve prima della gara di oggi, (foto Chievo)

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