Tutti i numeri dell’emergenza neve
Meno incidenti del solito. Tanti gli automobilisti senza pneumatici invernali
Oltre 650 tonnellate di sale sparso lungo 1.400 chilometri di strade, vigili sempre in strada e centralino bollente con migliaia di chiamate. Ma gli incidenti sono stati meno del previsto: tredici nell’arco di tre giorni quelli verbalizzati dalla polizia municipale, solo con feriti lievi. Venti gli automobilisti multati perché sprovvisti di pneumatici invernali, ma in strada erano molto di più. Ma il freddo è stato anche un problema sociale, con i dormitori cittadini pieni.
In tre giorni di «piano neve» gli incidenti sono stati appena 13, con dieci feriti lievi. Un bollettino migliore di un ordinario giorno feriale: spesso 15 incidenti accadono in meno di 24 ore. È il dato che fa «cantare vittoria» a Palazzo Barbieri: «È stata fatta prevenzione in modo corretto». Insomma, finito il Burian, il sindaco Federico Sboarina e gli assessori del «gabinetto» che ha seguito l’emergenza (Stefano Bertacco, Daniele Polato, Marco Padovani e Luca Zanotto) rivendicano le scelte fatte: tra cui, ovviamente, la chiusura delle scuole nella giornata di venerdì. «Non le abbiamo chiuse per due centimetri di neve - ribadisce Sboarina - ma perché dovevamo tenere conto di molti fattori: tra questi lo spostamento di molti studenti da zone della provincia dove la viabilità era problematica. Dovevamo gestire, inoltre, l’afflusso di mezzi a Verona Nord, a causa del blocco dell’A22 verso Modena. Se quella di venerdì fosse stata una giornata di traffico regolare, non saremmo riusciti a spostare gli agenti della polizia locale e il personale di Amia sulle strade dove la situazione era più critica: i lungadigi San Giorgio e Matteotti (quest’ultimo riaperto ieri, ndr) Montorio, Cancello, Moruri e Trezzolano: chi abita lì non può essere considerato un cittadino di serie B».
Trezzolano, per l’appunto: è lì che venerdì pomeriggio c’è stato l’episodio più difficile da gestire. Un mezzo pesante è uscito di strada, finendo pericolosamente appoggiato al guard-rail. Che, fortunatamente, ha retto. Dall’altra parte scendeva un’autocisterna contenente gas liquido. Insomma, «poteva finire male», come avvisa il comandante Luigi Altamura. «Molte auto non erano attrezzate per circolare - avvisa - in un caso abbiamo individuato un mezzo con gomme estive completamente lisce, sarebbe stato fuorilegge anche il 14 di agosto». In tutto sono state elevate venti sanzioni amministrative ad automobilisti senza gomme termiche, tutti «beccati» mentre cercavano di immettersi nelle strade provinciali. A proposito di Provincia, Polato si toglie un sassolino dalla scarpa. «Certo, c’è stato un grande coordinamento con tutti gli enti e anche con la Provincia, ma nella provinciale 36 siamo dovuti intervenire noi, anche se non era di nostra competenza». Promosse, infine, le «monopale» da marciapiede, usate per la prima volta. «Sono state in funzione 24 ore su 24» assicura Padovani. In totale sono state sparse da dodici mezzi muniti di lame 650 tonnellate di sale, la gestione del traffico. Anche in questo caso le lamentele non sono mancate. «È noto spiega il sindaco - che prima si interviene sulle arterie ad alto flusso, poi sulle strade secondarie. Inoltre ci sono delle tempistiche da rispettare: se si agisce troppo presto, è inutile». Sboarina conclude con una battuta: «Anche su questo fronte, abbiamo agito “cum grano salis». In molti hanno segnalato difficoltà alla centrale operativa della polizia municipale, raggiunta da 1.146 telefonate. Ma c’è chi si è fatto vivo anche alle linee del Comune: «Ho richiamato molti dei cittadini che segnalavano criticità, anche sui social» assicura Sboarina. Giornate dure, già da inizio settimana, anche sul fronte senzatetto. Oltre 300 i posti nei dormitori, aumentati di una ventina rispetto alla norma. Individuati 80 senza fissa dimora che, solitamente, rifiutavano aiuti. «Alcuni di loro hanno problemi psichiatrici e difficilmente accettano consigli - fa sapere Bertacco sono stati molto bravi i dipendenti del nucleo strade dei servizi sociali ad avvicinarli e ad offrire loro un riparo».