Corriere di Verona

Tutti i numeri dell’emergenza neve

Meno incidenti del solito. Tanti gli automobili­sti senza pneumatici invernali

- Davide Orsato © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Oltre 650 tonnellate di sale sparso lungo 1.400 chilometri di strade, vigili sempre in strada e centralino bollente con migliaia di chiamate. Ma gli incidenti sono stati meno del previsto: tredici nell’arco di tre giorni quelli verbalizza­ti dalla polizia municipale, solo con feriti lievi. Venti gli automobili­sti multati perché sprovvisti di pneumatici invernali, ma in strada erano molto di più. Ma il freddo è stato anche un problema sociale, con i dormitori cittadini pieni.

In tre giorni di «piano neve» gli incidenti sono stati appena 13, con dieci feriti lievi. Un bollettino migliore di un ordinario giorno feriale: spesso 15 incidenti accadono in meno di 24 ore. È il dato che fa «cantare vittoria» a Palazzo Barbieri: «È stata fatta prevenzion­e in modo corretto». Insomma, finito il Burian, il sindaco Federico Sboarina e gli assessori del «gabinetto» che ha seguito l’emergenza (Stefano Bertacco, Daniele Polato, Marco Padovani e Luca Zanotto) rivendican­o le scelte fatte: tra cui, ovviamente, la chiusura delle scuole nella giornata di venerdì. «Non le abbiamo chiuse per due centimetri di neve - ribadisce Sboarina - ma perché dovevamo tenere conto di molti fattori: tra questi lo spostament­o di molti studenti da zone della provincia dove la viabilità era problemati­ca. Dovevamo gestire, inoltre, l’afflusso di mezzi a Verona Nord, a causa del blocco dell’A22 verso Modena. Se quella di venerdì fosse stata una giornata di traffico regolare, non saremmo riusciti a spostare gli agenti della polizia locale e il personale di Amia sulle strade dove la situazione era più critica: i lungadigi San Giorgio e Matteotti (quest’ultimo riaperto ieri, ndr) Montorio, Cancello, Moruri e Trezzolano: chi abita lì non può essere considerat­o un cittadino di serie B».

Trezzolano, per l’appunto: è lì che venerdì pomeriggio c’è stato l’episodio più difficile da gestire. Un mezzo pesante è uscito di strada, finendo pericolosa­mente appoggiato al guard-rail. Che, fortunatam­ente, ha retto. Dall’altra parte scendeva un’autocister­na contenente gas liquido. Insomma, «poteva finire male», come avvisa il comandante Luigi Altamura. «Molte auto non erano attrezzate per circolare - avvisa - in un caso abbiamo individuat­o un mezzo con gomme estive completame­nte lisce, sarebbe stato fuorilegge anche il 14 di agosto». In tutto sono state elevate venti sanzioni amministra­tive ad automobili­sti senza gomme termiche, tutti «beccati» mentre cercavano di immettersi nelle strade provincial­i. A proposito di Provincia, Polato si toglie un sassolino dalla scarpa. «Certo, c’è stato un grande coordiname­nto con tutti gli enti e anche con la Provincia, ma nella provincial­e 36 siamo dovuti intervenir­e noi, anche se non era di nostra competenza». Promosse, infine, le «monopale» da marciapied­e, usate per la prima volta. «Sono state in funzione 24 ore su 24» assicura Padovani. In totale sono state sparse da dodici mezzi muniti di lame 650 tonnellate di sale, la gestione del traffico. Anche in questo caso le lamentele non sono mancate. «È noto spiega il sindaco - che prima si interviene sulle arterie ad alto flusso, poi sulle strade secondarie. Inoltre ci sono delle tempistich­e da rispettare: se si agisce troppo presto, è inutile». Sboarina conclude con una battuta: «Anche su questo fronte, abbiamo agito “cum grano salis». In molti hanno segnalato difficoltà alla centrale operativa della polizia municipale, raggiunta da 1.146 telefonate. Ma c’è chi si è fatto vivo anche alle linee del Comune: «Ho richiamato molti dei cittadini che segnalavan­o criticità, anche sui social» assicura Sboarina. Giornate dure, già da inizio settimana, anche sul fronte senzatetto. Oltre 300 i posti nei dormitori, aumentati di una ventina rispetto alla norma. Individuat­i 80 senza fissa dimora che, solitament­e, rifiutavan­o aiuti. «Alcuni di loro hanno problemi psichiatri­ci e difficilme­nte accettano consigli - fa sapere Bertacco sono stati molto bravi i dipendenti del nucleo strade dei servizi sociali ad avvicinarl­i e ad offrire loro un riparo».

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In azione Uno spargisale al lavoro sulle colline nella giornata di giovedì

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