Gianfranco, l’uomo dei conti «Sfida stimolante. Ce la faremo»
Dottore, lei lo sa, vero, VERONA che qui da lei ci si aspettano miracoli? Gianfranco De Cesaris, nuovo direttore della Fondazione lirica, sorride ma non si sottrae. «So benissimo che questa è una grande sfida – dice – ma è una sfida stimolante, gli obiettivi sono chiari ed io credo nel progetto che mi ha presentato il sindaco Sboarina. E con l’aiuto di tutta la squadra, vinceremo». Seguendo quale strada?
«Proprio questa mattina la sovrintendente Gasdia spiegava che il primo obiettivo è quello di…vendere più biglietti. Sono d’accordo: bisogna aumentare i ricavi, dobbiamo realizzare performance gestionali importanti. Alla base di tutto dev’esserci sempre la sostenibilità economica, punto chiave perché l’ente abbia un futuro. E poiché dal punto di
vista dei costi i sacrifici sono già stati fatti, l’approccio corretto è quello di puntare sui ricavi». Da che base si parte?
«Dalla constatazione che Fondazione Arena è un brand importante, conosciuto nel mondo come una delle grandi eccellenze d’Italia». Prime linee d’azione?
«Agiremo da subito per assicurarci nuovi introiti, puntando su nuovi mercati anche all’estero perché l’Arena dev’essere ancor più internazionale di quanto già lo sia oggi». Si esce da un periodo non facile, anzi…
«Sì, ci sono stati tempi difficili. E concordo con quanto ha detto poco fa il sindaco sul ringraziamento dovuto a tutti i dipendenti dell’ente che anche per quest’anno non lavoreranno nei mesi di ottobre e novembre
Gianfranco De Cesaris Punteremo sui ricavi, sfruttando il brand internazionale dell’Arena Tutti assieme si vince
rinunciando allo stipendio, ma che sono il punto di forza della Fondazione e che fanno sacrifici concreti per il risanamento». Lei ha ripetuto più volte la parola «sostenibilità»...
«Puntare sulla sostenibilità significa che dobbiamo avere dei bilanci in attivo. Abbiamo un debito importante che grava sulle nostre spalle ma con la legge Bray stiamo per ottenere a breve un mutuo importante (Cecilia Gasdia ha avuto su questo tema un nuovo incontro, l’altro giorno a Roma, ndr) che ci darà nuova linfa. Ma soprattutto conto sul lavoro di questa squadra». Si parla di possibili nuovi soci privati: lei ci crede?
«Su questo vorrei per ora non rispondere. Certamente si lavora in tutte le direzioni». Per lei questo è anche un ritorno…
«Sì, un ritorno nella mia città, dopo esperienze soprattutto tra Milano e Roma: un motivo d’orgoglio in più nell’accettare l’incarico». Ottimista?
«Cero, anche se tutti sappiamo che la situazione di partenza è difficile e il cammino per uscirne non è terminato».