Smart working, le potenzialità del lavoro «agile» Oggi a Padova l’evento pubblico di Corriere Imprese
«Lavorare tutti, lavorare smart» è il titolo dell’evento promosso da Corriere Imprese Nordest e Ascom Padova oggi, alle 17, nella sede del Museo della Medicina di Padova (via San Francesco 90). Nel corso della tavola rotonda saranno analizzati potenzialità e limiti di un modello di lavoro in continua espansione, con il lavoratore non più ancorato a uno spazio fisico aziendale. Soluzione possibile per ruoli che implichino l’uso sostanziale di strumenti informatici.
È quello che viene definito «lavoro smart». In sintesi, in una condizione di completa fiducia fra datore di lavoro e dipendente, si aprono grandi possibilità d’intreccio tra tempo professionale e tempo privato e, alla fine, di ottimizzare il rapporto fra le due dimensioni di vita.
A parlarne, moderati da Alessandro Zuin, coordinatore editoriale di Corriere Imprese Nordest, e dopo l’introduzione affidata al direttore del Corriere del Veneto, Alessandro Russello, saranno Delfina Danelutti, responsabile risorse umane della Lima Corporate di San Daniele del Friuli, Anna Nozza, manager di Vodafone Italia, Marcello Rita, capo del personale e delle relazioni industriali di AcegasAps, Gianluca Spolverato, avvocato del lavoro ed esperto nella predisposizione di piani aziendali per il lavoro agile, e Arianna Visentini, presidente della mantovana Variazioni, prima società di consulenza in Italia a specializzarsi nelle nuove forme di lavoro. Al termine del dibattito è previsto anche un aperitivo di networking per lo scambio di opinioni con i relatori.
Lo «Smart Working» oggi, secondo le stime del Politecnico di Milano, riguarderebbe in Italia circa 305 mila lavoratori, ossia intorno all’8%, e cioè più del doppio di quanti operavano in questo modo quattro anni fa. Nelle piccole e medie imprese, tuttavia, cioè nell’ambiente industriale tipico del Nordest, lo spazio da conquistare e ampio.