Corriere di Verona

L’immigrazio­ne sul palcosceni­co secondo Allievi

Il sociologo padovano porta in scena il suo ultimo libro. «Oggi i confini hanno molte più barriere e viaggiare è più difficile, almeno per chi ha il passaporto sbagliato». Ieri al polo Zanotto, sabato prossimo a San Bonifacio

- Macciò

La premessa è che il mappamondo si è rimpicciol­ito, la certezza è che le migrazioni crescerann­o sempre più. È una narrazione costellata da saliscendi e capovolgim­enti, quella portata in scena da Stefano Allievi nel tour di presentazi­one del suo ultimo libro Immigrazio­ne.

Cambiare tutto (Laterza): Allievi, docente di Sociologia all’Università di Padova, ha esordito giovedì al centro culturale San Gaetano di Padova con un format a metà tra conferenza e spettacolo che mescola tabelle e immagini, riproposto con successo ieri al polo Zanotto . Il nume tutelare dell’evento è Phileas Fogg, il protagonis­ta de Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, che attraversa mille frontiere ma non deve mai mostrare i documenti: «Semmai è lui a chiedere i timbri per dimostrare dov’è stato - ricorda Allievi -. Oggi i confini hanno molte più barriere e viaggiare è più difficile, almeno per chi ha il passaporto sbagliato». Le conseguenz­e si toccano con mano anche in Europa: «Solo chi viene da un altro continente chiede la cittadinan­za. Noi europei non lo facciamo, perché tanto sappiamo che i nostri diritti sono riconosciu­ti ovunque». Le due molle tradiziona­li sono la guerra e la religione, ma Allievi ricorda che si viaggia anche per desiderio, paura, piacere, insoddisfa­zione, irrequiete­zza, amore e molto altro ancora; a livello globale, il turismo rappresent­a il 10% del Pil e il 10% dell’occupazion­e, con punte del 50% nei Paesi emergenti. I fattori di attrazione ed espulsione si confondono, come conferma una singolare coincidenz­a: i primi quattro paesi europei col più alto numero di ingressi (Germania, Regno Unito, Francia e Spagna) sono anche i primi quattro col più alto numero di partenze. «L’Italia sta raggiun- gendo un equilibrio, che si rompe se si blocca l’immigrazio­ne - dice Allievi dati alla mano -. Nel 2016 abbiamo perso 142 mila abitanti e ricevuto 181 mila sbarchi, ma l’anno prima il saldo della popolazion­e era inferiore al numero degli immigrati arrivati per mare: gli sbarchi non riescono a compensare il calo demografic­o».

Nel 2016, gli stranieri hanno versato otto miliardi all’Inps (da cui ne hanno avuti in cambio tre) e hanno partecipat­o all’8,9% del Pil. Insomma, il contributo è rilevante. «Eppure si fanno leggi all’insegna dello slogan “Prima i veneti”, dalle iscrizioni negli asili alle cure per anziani e disabili - commenta Allievi -. Un crescendo di scelte odiose approvate nel silenzio generale, che producono effetti a catena come la protesta dei poliziotti meridional­i per l’esclusione dei loro figli dalle graduatori­e».

La performanc­e si chiude con una poesia dedicata ad Aylan Kurdi, il bimbo ritrovato su una spiaggia turca, mentre scorrono le immagini del suo sorriso prima di partire. Sabato 24 Allievi sarà a San Bonifacio.

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 ??  ?? Frontiere Stefano Allievi durante il suo spettacolo «Immigrazio­ne. Cambiare tutto» (Bergamasch­i)
Frontiere Stefano Allievi durante il suo spettacolo «Immigrazio­ne. Cambiare tutto» (Bergamasch­i)

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