Gli affitti e i B&B fanno salire i prezzi delle case
Boom in centro e zone limitrofe. «Ma così la città rischia di morire»
Tornano a salire i prezzi delle case a Verona e fanno un bel balzo anche le compravendite immobiliari. Ma soprattutto, torna l’idea del mattone come asset di investimento. Ma sono sempre più quelli che comprano casa, specie in centro e zone limitrofe, per affittare ai turisti o fare B&B.
Tornano a salire i prezzi delle case a Verona e fanno un bel balzo anche le compravendite immobiliari. Ma soprattutto, torna l’idea del mattone come asset di investimento. A tracciare un bilancio del mercato immobiliare scaligero è l’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa che, analizzando i trend delle compravendite in città nel corso del 2017, fotografa anche l’emergere di una forte tendenza del mercato scaligero: l’acquisto di immobili da utilizzare ad uso turistico.
Secondo l’Ufficio Studi Tecnocasa, infatti, Napoli e Verona sono le due città italiane in cui, negli ultimi 4 anni, il trend delle transazioni ad uso di investimento è particolarmente vivace. In particolare, tra il 2013 e il 2017, è stato registrato un balzo importante per questo tipo di compravendita, frutto molto probabilmente dalla forte attrattività turistica che stanno avendo le due città. Non è un caso ad esempio che siano le zone del centro quelle che stanno suscitando il maggior appeal tra gli investitori e, se si considera che in media un terzo degli immobili della nostra città è acquistato per investimento, nel caso del centro storico si stima che, negli ultimi anni, quasi una casa su due sia comperata con l’obiettivo di crearci un B&B o un’abitazione da affittare con locazione turistica.
Il fenomeno è piuttosto noto. Ma adesso, a certificare il mutamento delle case da abitazioni a struttura ricettiva sono le stesse analisi di mercato. «In effetti – conferma Alberto Caldera, consulente Tecnocasa veronese – in centro città notiamo una diminuzione drastica del numero degli affitti a privati e famiglie e un aumento delle locazioni ad uso turistico. Gli stessi acquirenti ci chiedono esplicitamente abitazione che abbiamo caratteristiche adeguate per essere affittate a turisti. Non molto tempo fa, ad esempio, mi è capitato di trattare una vendita in piazza Erbe allo scopo di creare una dimora turistica di lusso». Tendenzialmente le case acquistate per investimento o ad uso turistico sono dotate di due o più camere, si trovano in centro o nelle immediate vicinanze (Borgo Trento, Cittadella, Veronetta nella parte vicino all’Adige, San Zeno) hanno entrate indipendenti. Per capire l’entità del fenomeno è sufficiente andare sulle piattaforme, come Airbnb, che permettono di affittare appartamenti o abitazioni per brevi periodi: la disponibilità, se non si cerca in periodo di alta stagione o in prossimità di fiere importanti, supera ampiamente le 2mila offerte.«L’attrattività turistica del centro storico – analizza Michele Abrescia, presidente dell’associazione Vero Centro – da un certo punto di vista è positiva perché aumenta il valore degli immobili, dall’altra però rappresenta la spia di un fenomeno pericoloso che a lungo andare può portare allo svuotamento del centro dei suoi abitanti. Nel medio periodo, Verona rischia di diventare una città fantasma in cui la cultura, che è fatta dalle persone che ci vivono, sparirà. Ma noi non vogliamo che Verona si trasformi né in una città- Gardaland né in una città-museo: è importante che continui ad essere una città viva, con i suoi abitanti».
Tuttavia, il trend di compravendite ad uso turistico, per adesso, non sembra arrestarsi e così il numero di locazioni e posti letto da affittare a chi viene a trascorrere in città qualche giorno è in continuo aumento. Non è l’unica nota del mercato immobiliare scaligero perché, a fronte di un aumento medio dei prezzi dell’1,4% nel 2017 rispetto all’anno precedente, gli acquisti di immobili sono cresciuti di quasi l’8%. «Tutta la città è interessata da una ripresa della compravendite – conferma Caldera – e questo è un segnale positivo».