Corriere di Verona

Tecnico e ds, doppio bivio per l’Hellas e Setti

Pecchia ha un’ultima chance contro il Cagliari, ma Setti deve già pensare al sostituito. E ancora più pressante diventa trovare il nuovo ds

- Matteo Fontana

Crocevia col Cagliari Setti spera in una reazione domenica, altrimenti Pecchia pagherà per tutti

Il presente è un bivio, VERONA il futuro un dubbio. Domani il Verona gioca col Cagliari al Bentegodi e Fabio Pecchia rischia l’esonero. Non è la prima volta che accade nel corso di questa stagione tormentata (e anche nel passato campionato, seppure poi si sia concluso con la promozione in Serie A, le turbolenze furono frequenti), ma stavolta a protezione del tecnico non ci sarà Filippo Fusco, il direttore sportivo che più di tutti è stato dalla sua parte e ne ha tutelato il lavoro, assorbendo critiche e contestazi­oni.

C’è una domanda retorica che aleggia attorno all’Hellas uscito frantumato dalla trasferta di Benevento: Pecchia, in caso di nuova brutta figura contro il Cagliari verrebbe cambiato? La risposta è sì, e di margini d’incertezza in merito non ce ne sono, ma qui finisce la valutazion­e del Verona di oggi e già ci si proietta verso quello di domani. L’intreccio scorre lungo una duplice corsia, dettata dal ticket ds-allenatore. Maurizio Setti ha già dovuto incassare l’addio anticipato di Fusco, irrevocabi­lmente dimissiona­rio, nonostante i tentativi del presidente di indurlo a ritirare la lettera di commiato, e se fosse costretto ad allontanar­e Pecchia Setti si troverebbe a muoversi per intero in anticipo rispetto a quanto già era comunque stabilito.

A fine annata, infatti, Fusco e Pecchia se ne sarebbero andati lo stesso e l’area tecnica dell’Hellas sarebbe stata ugualmente azzerata. Nuova ricostruzi­one prevista, ma il processo potrebbe subire un’accelerazi­one tanto improvvisa quanto necessaria. Setti non ha perso la fiducia in Pecchia; gli ha dato un’altra chance e non ha avviato, per il momento, contatti diretti con ipotetici sostituti, tanto più che la scelta di un nuovo allenatore farebbe entrare il presidente in un territorio pieno di quesiti, fondato su un interrogat­ivo principale: cercare un uomo che possa condurre il Verona, a prescinder­e dalla categoria, anche per la prossima stagione oppure individuar­e un tecnico che chiuda questo campionato e che rimarrebbe solamente in caso di salvezza? Sul piano dell’intesa contrattua­le è più agevole la prima soluzione (difficile che qualcuno accetti un accordo di poche settimane senza una rete di sicurezza che si allunghi fino al 2019), dal lato della programmaz­ione la seconda (avere le mani libere da vincoli pregressi è base essenziale per ripartire).

Aspetta un colpo di coda da Pecchia, Setti, come già è successo nel recente passato, con l’allenatore dell’Hellas che si è sempre tirato fuori dalla palude nel momento più critico. Non fosse così, saranno presi i provvedime­nti conseguent­i e tra domani e lunedì sarà individuat­o l’uomo chiamato a subentrare.

In un senso o nell’altro, tuttavia, rimane aperta l’altra questione, quella che riguarda il direttore sportivo e che, per molti versi, è persino più pressante, perché sarà questa la figura cui Setti delegherà la conduzione del Verona che verrà, affidandog­li budget, scelte di mercato e decisioni in merito alla guida tecnica. Il casting è già partito e i nomi che sono emersi portano a dei ds di successo con esperienza di Serie B, ma con qualità per affrontare un’eventuale A. Stefano Marchetti, uomo di riferiment­o del Cittadella, intanto. E poi Daniele Faggiano, che dopo aver sfiorato una clamorosa promozione dalla B con il Trapani, due anni fa, ha timonato la scalata del Parma, che è in lotta per completare il doppio salto dalla C alla Serie A. Poi ci sono altre piste: Marcello Carli, architetto in passato dell’ascesa dell’Empoli, lasciato un anno fa, e Rocco Maiorino, già ds del Milan. Ma potrebbe esserci spazio anche per una soluzione interna, con la promozione del responsabi­le settore giovanile Massimo Margiotta.

Al momento, vale tutto. Dopo Cagliari, con Pecchia o no, lo scenario sarà meno frastaglia­to. Prima, quindi, la partita con i rossoblù, che il Verona giocherà scontando alcune assenze (Kean, Heurtaux, Boldor) ma con dei rientri all’attivo. Tornano dopo un turno di squalifica Nicolas e Fares, mentre Valoti ha superato il problema muscolare che l’ha bloccato a Benevento e ieri si è allenato col resto del gruppo a Peschiera del Garda. L’Hellas e Pecchia sono alla chiamata decisiva.

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Da sinistra Fabio Pecchia, Raffaele Fusco e Maurizio Setti. Il tecnico è a fortissimo rischio, il ds si è dimesso e il presidente deve timonare una barca alla deriva
Tempesta Da sinistra Fabio Pecchia, Raffaele Fusco e Maurizio Setti. Il tecnico è a fortissimo rischio, il ds si è dimesso e il presidente deve timonare una barca alla deriva

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