Sport in Arena, Magani frena
Il soprintendente risponde a Sboarina: «Sto ancora aspettando la bozza di accordo»
Accordo vicino per la VERONA revisione del protocollo tra Comune e Soprintendenza con conseguente apertura dell’Arena a eventi sportivi? Da un lato il soprintendente, Fabrizio Magani, frena: «Posso dire che aspetto con ansia dal Comune la bozza di aggiornamento del protocollo». Dall’altro il dirigente comunale Sergio Menon, spiega che nella bozza «si parla di eventi non solo sportivi ma “di valenza culturale”, insomma la dicitura cambia e si fa più elastica».
Accordo vicino per la revisione del protocollo tra Comune e Soprintendenza con conseguente apertura dell’Arena a eventi sportivi? Da un lato il soprintendente, Fabrizio Magani, frena: «Posso dire che aspetto con ansia dal Comune la bozza di aggiornamento del protocollo». Dall’altro il dirigente comunale all’Edilizia monumentale civile e impiantistica, l’ingegnere Sergio Menon, aggiunge un dettaglio prezioso, ossia che «l’importanza della bozza di accordo, ch’è in corso di trasmissione alla Soprintendenza, è che si parla di eventi non solo sportivi ma “di valenza culturale”, insomma la dicitura cambia e si fa più elastica». Lascia intendere Menon, insomma, che valenza culturale, giusto per fare due esempi, l’avrebbero sia una riproposizione dell’arrivo del Giro d’Italia così come un passaggio del Papa da Verona e dall’anfiteatro di Piazza Bra. Un’Arena più aperta, non solo lirica e concerti di extra lirica: l’idea cui lavora il Comune, dunque, è quella lì. Era stato proprio il sindaco Federico Sboarina, due giorni fa, ad annunciare che «siamo vicini a una revisione del protocollo che potrebbe arrivare in tempi rapidi: io penso che per il nostro monumento serva un’offerta di qualità ed è meglio un grande evento sportivo che non un concerto scadente».
Al centro di tutto c’è, come detto, il protocollo in vigore per l’utilizzo dell’Arena. Protocollo che coinvolge Comune, Soprintendenza e Sovrintendenza della Fondazione Arena. Protocollo il cui ultimo aggiornamento risale al 2013. Da allora, nulla è cambiato e nessun evento sportivo ha avuto cittadinanza in Arena. Mentre per eventi di valenza culturale come «Un’Arena di Pace e Disarmo» del 25 aprile 2014 era stata fondamentale, per ottenere l’okay, la presenza nel programma di una parte musicale cospicua. È dunque fiducioso il sindaco Sboarina. Mentre il soprintendente Magani sottolinea che «si tratta di un aggiornamento del protocollo, non una revisione» e che «il vero tema è riuscire a mettere insieme la tutela dell’integrità del monumento, lo spettacolo e lo sport». La Soprintendenza, così, aspetta la bozza di aggiornamento del protocollo dal Comune. E dal Comune fanno sapere che già entro fine mese, a bozza inviata, potrebbe esserci un tavolo fra le parti – ripetiamo: l’amministrazione, Soprintendenza e Sovrintendenza della Fondazione Arena – per analizzare nel dettaglio e insieme il documento, «di cui peraltro già s’è parlato con Soprintendenza e Comitato Tecnico Scientifico dell’Arena». Un documento fatto di alcuni punti precisi. Un documento che, dice Menon, «ricalca la precedente versione dell’accordo e la cui modalità di revisione consiste nel leggere l’evoluzione delle iniziative che si sono tenute dal 2013 a oggi per cercare di aprire lo scenario dell’Arena». Ci sono tempi tecnici, ovviamente. Ed è impossibile pensare che l’Arena possa aprire questo suo nuovo corso più aperto – mettiamola così - già nell’estate che sta per arrivare. Di certo, le idee potrebbero fioccare. Vedi quella già lanciata anni fa da Stefano Bianchini, attualmente consigliere comunale di Forza Italia, presidente della sezione locale di Fipav, la Federazione italiana di pallavolo, ossia ospitare la giornata inaugurale dei Mondiali di
I tempi Impossibile pensare a un grande evento già questa estate Sergio Menon Il nuovo documento legge l’evoluzione delle iniziative e apre lo scenario dell’anfiteatro
Volley 2018: «Quell’idea ovviamente è andata ma se il protocollo fosse aggiornato le occasioni ci sarebbero, e tante, penso all’opportunità di ospitare una finale di World League in diretta mondiale. O a finali di tornei internazionali di scherma, visto anche l’esperimento attuale dei Mondiali Cadetti e Giovani al Cattolica Center». Parliamo di eventi sportivi, sì. Ma, va ribadito, il nuovo protocollo potrebbe estendere il raggio di possibili utilizzi, sempre di valore culturale, dell’Arena. E in questo senso, i due concerti di Claudio Baglioni del 14 e 15 settembre prossimo possono anche essere visti come un piccolo banco di prova: perché il palco sarà al centro dell’Arena, gli spettatori tutt’intorno, e chissà che tale formula non si riproponga in futuro per eventi sportivi e non solo.