Giulietta e Romeo da buttare? «Ma quella statua è di valore ed è un omaggio alla città»
Monumenti che spuntano come funghi, comitati promotori mossi da nobili intenzioni, richieste di posizionamento in città auspicate e negate, proteste sui social per la qualità dei manufatti. La questione si fa sempre più accesa tra il partito dello «stop ai monumenti» e il partito di coloro che vogliono vedere realizzati in bronzo i simboli della storia e della cultura della città. Tra questi Enzo Badalotti, vicepresidente dell’associazione Veronesi nel Mondo, che replica alle critiche mosse sui social, e riportate sul Corriere
di Verona di ieri, alla scultura «Eternity», con l’immagine di Giulietta e Romeo, voluta dall’associazione come simbolo della città da portare in giro per il mondo, «per unire chi ha Verona nel cuore». La statua, da qualche giorno collocata nell’area del parcheggio Centro e pronta a partire per un tour sul lago e in città ancora in parte da definire, ha suscitato reazioni negative sui social: «Credo che non sia mai esistita – dice Badalotti difendendo il lavoro di Nicola Beber - un’opera piaciuta a tutti indistintamente. Si tratta di una lavorazione pregiata dell’artista Nicola Beber, diplomato al Liceo Artistico Boccioni e all’Accademia di Belle Arti di Verona, premiato a Dubai nel concorso internazionale di scultura, e presente nella nostra città con opere istituzionali e religiose di grande valore. Ha interpretato i famosi amanti con grande attenzione, con uno studio particolareggiato la cui descrizione è stata depositata in Comune». Insomma, ciò che deve essere valutato, spiega ancora Badalotti, «è l’obiettivo di promuovere in buona fede Verona attraverso un simbolo che la connoti e di fare un regalo alla città. Le spese per la fusione sono infatti da noi interamente affrontate andando alla ricerca di sponsorizzazioni e di liberi contributi, come avvenne alla presentazione dell’opera nella nostra sede di Bruxelles. Ovunque sia stata presentata, come in occasione della fiera di San Valentino lo scorso febbraio a Bussolengo, la statua ha ricevuto apprezzamenti». E il Comune di Bardolino, intanto, l’ha già prenotata.