La battaglia legale di Punta San Vigilio
I conti Guarienti vogliono sfrattare Rana. Il sindaco di Garda: problemi di vicinato
Punta San Vigilio finisce al centro della disputa tra il «re del tortellino» Giovanni Rana e i conti Guarienti, cugini dei principi d’Assia, parenti della Regina d’Inghilterra, cugini di secondo grado anche di Vittorio Emanuele. La villa padronale da una quindicina d’anni è stata affittata proprio dalla famiglia Guarienti a Rana. Ma in queste ore i due fratelli Agostino e Guariente Guarienti hanno già in mano lo sfratto esecutivo per l’ospite divenuto «ostile».
Punta San Vigilio al centro della disputa tra il «re del tortellino» Giovanni Rana e i conti Guarienti (cugini dei principi d’Assia, parenti della Regina d’Inghilterra, cugini di secondo grado anche di Vittorio Emanuele, in quanto la nonna, Jolanda di Savoia, era la sorella di Umberto II).
La punta di diamante blasonata del lago di Garda continua a ingolosire Rana: lì vi hanno soggiornato personaggi del calibro di Napoleone, Gabriele D’Annunzio, Carlo d’Inghilterra, Lady Diana, il re di Napoli, l’imperatore Alessandro di Russia, Winston Churchill, Laurence Olivier, Vivien Leigh, solo per citarne alcuni. La villa padronale, circondata dall’azzurro delle acque del lago (la costruzione risale al XVI secolo ed è stata realizzata dal Sanmicheli, uno dei protagonisti del Rinascimento), da una quindicina d’anni è stata affittata dalla famiglia Guarienti a Giovanni Rana, dimora di rappresentanza tra le più ambite della provincia scaligera.
Ma in queste ore i due fratelli Agostino e Guariente Guarienti hanno già in mano lo sfratto esecutivo per l’ospite divenuto «ostile». Lo assicura Agostino Guarienti: «Il contratto d’affitto è scaduto: in questi giorni la villa tornerà a noi». Ma se Rana dovrà «sloggiare» dalla villa del Cinquecento avrà di che consolarsi, poiché ha acquistato dalla sorella dei conti Guarienti, Emanuela, la quota della sua eredità, vale a dire la parte terriera agricola di San Vigilio e gli annessi rustici che vi insistono, mentre ai due fratelli Guarienti sono rimasti i palazzi storici, quali la villa, l’albergo, la locanda del porticciolo e anche la parte di terreni affacciati sul lago in direzione Garda e sul versante opposto verso Torri (Baia delle Sirene).
Passaggi di proprietà a cui i due fratelli hanno anche tentato di opporsi in tribunale, ma senza successo. Ora, dunque, Rana è proprietario di un terzo di Punta San Vigilio. Ed è anche un «vicino» scomodo per i Guarienti, poiché ha avviato contro di loro una sfilza di ricorsi amministrativi, inoltrati anche contro il ministero dei Beni culturali e turistici, Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio, Comune di Garda per aver rilasciato i permessi a costruire del nuovo parco balneare (vedi articolo sotto).Agostino Guarienti, però, non si preoccupa più di tanto. «Sono fuochi di paglia, vuole solo dare fastidio, sono molto sereno perché abbiamo tutto a posto», commenta.
E sull’ipotesi che sia una guerra di Rana per la conquista anche della villa padronale, dice: «Io e mio fratello pensiamo alla nostra proprietà, Rana farà quel che vuole, la villa non l’avrà mai. Ora ci penseranno gli avvocati, per noi non cambia nulla, andremo avanti con il nuovo parco, la piscina è pronta, manca solo un passaggio per aprire: il permesso della Soprintendenza per il chiosco di servizio, che abbiamo spostato di qualche metro dal punto concesso». Ed anche il sindaco di Garda Davide Bendinelli si dice tranquillo«Sono ricorsi indicativi di problematiche di vicinato che hanno coinvolto il Comune, ma non c’è nulla di illegittimo in quello che hanno rilasciato gli uffici municipali e non hanno nulla a che vedere con il piano interventi».