Corriere di Verona

Pd da rifondare con una Costituent­e «Partito nuovo. O un nuovo partito»

Le proposte di Dal Moro. «Segretario veronese? Occorre un’intesa locale»

- (l.a.)

Parte da Verona un’iniziativa per cambiare la natura stessa del Pd, dopo la sconfitta del 4 marzo. A lanciarla è l’onorevole Gianni Dal Moro, che parla di «nuova fase costituent­e» per i dem, con due possibili sbocchi: o un radicale cambiament­o, oppure, senza mezzi termini, la nascita di una nuova Comunità politica. Un «partito nuovo» o un «nuovo partito», insomma. «Il Pd – spiega Dal Moro – nacque nel 2008, quando l’Italia si divideva tra destra e sinistra, la deriva populista non

Dalla fondazione a oggi, tutto è cambiato

esisteva e Grillo chiedeva di partecipar­e alle nostre primarie. Oggi – sottolinea – è tutto cambiato ed occorre ripartire su nuove basi». Su questi temi, Dal Moro si confronter­à martedì sera, al Centro Tommasoli di via Perini, con il direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa. La proposta sarà portata alla prossima assemblea nazionale, con una road-map precisa: elezione di un segretario a tempo (sei mesi), da affiancare con una quarantina di saggi per varare una Costituent­e. Quanto al Pd veronese, da quasi un anno senza segretario, Dal Moro rivela che la Commission­e di Garanzia nazionale deciderà entro il mese ma – aggiunge – in ogni caso va cercato un accordo locale. «Il congresso – ricorda – ha visto la candidata Pernice (renziana) al 48%, ma il candidato Marconi (Orfini) alleandosi con Lanza (orlandiano) ha raggiunto il 52%. Un partito non si governa però con una maggioranz­a così ridotta conclude Dal Moro - ed è indispensa­bile una nuova intesa locale».

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