Corriere di Verona

Centri commercial­i non c’è accordo in maggioranz­a

- (l.a.)

Slitta ancora in avanti una delle decisioni più attese della giunta Sboarina, quella sul futuro urbanistic­o di buona parte della città. Ieri mattina, a palazzo Barbieri, si è svolto un vertice tra i consiglier­i di maggioranz­a e l’assessore all’Urbanistic­a, Ilaria Segala (che era rientrata il giorno prima dalla Cina). Al centro dell’incontro la Variante 23, che la giunta Sboarina intende modificare radicalmen­te, bloccando in primo luogo una lunga serie di insediamen­ti commercial­i. Sul tema, peraltro, all’interno della stessa maggioranz­a ci sono «sensibilit­à» diverse, e diversi consiglier­i hanno chiesto di avere il tempo di studiare tutte le nuove proposte. La Variante non sarà quindi discussa, com’era in programma, nella riunione di giunta di martedì mattina. In passato c’erano state polemiche anche sull’arrivo di Ikea (la giunta intende tagliare il progetto originale, cancelland­o la proposta dell’Ikea Center, accanto alla sede Ikea vera e propria) ma ieri l’argomento non è stato toccato. Secondo le anticipazi­oni trapelate, la Variante 23 (approvata dal consiglio comunale ma solo in prima lettura, e quindi da rivotare) dovrebbe ridurre di circa il 50% gli insediamen­ti commercial­i, grazie al ridisegno del cosiddetto perimetro urbano, ridotto del 13% escludendo nuovi arrivi commercial­i in diverse parti della città, tra cui Poiano, Quinto, la Spianà e parte di Ca’ di David. La Variante 23 riguarda peraltro anche le Torricelle (con il tema della trasformaz­ione dei cosiddetti «annessi rustici», trasformab­ili in abitazioni), le trasformaz­ioni di aree e capannoni ella Zai storica e la revisione di alcuni vincoli per le case del centro storico.

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