Cremonini in tour «I miei giorni a Misurina»
Il cantautore parla della prossima tournée (quasi ovunque sold out) che parte il 15 giugno da Lignano e segue il disco «Possibili scenari». «L’idea degli stadi è partita due anni fa. Ho passato un periodo in Cadore, fra sci e camminate»
«Da ragazzino suonavo in un gruppetto che si chiamava Senza Filtro, avrò avuto 13 anni, cantavo le prime canzoni che avevo composto in un inglese maccheronico. Non so perché ma alla fine dei concertini in casa, nei quali ci immaginavamo tutti sul palco di uno stadio, chiudevo sempre salutando con “Ciao Padova!”».
Con questo ricordo personalissimo, rivissuto a Castelfranco nel corso di una conferenza stampa nei locali dei Radio Birikina, Cesare Cremonini fa il punto sulla sua prima tournée negli stadi che ha già fatto staccare, in quattro eventi, 140 mila biglietti.
La prima data sarà il 15 giugno al Teghil di Lignano, Udine, unica tappa a Nord Est che richiamerà fan anche da tutto il Veneto. Poi sarà la volta di San Siro, già 50 mila tagliandi venduti (e quasi sold out), ancora il 23 giugno all’Olimpico di Roma e, infine, il 26 giugno al Dall’Ara di Bologna (qui i biglietti sono finiti da oltre un mese). Non certo un successo inaspettato, risultato diretto di vent’anni di una carriera. «L’idea degli stadi è fiorita due anni fa. Così ho avuto tempo di metabolizzarla e di iniziare a guardare le cose con una prospettiva diversa – spiega il cantautore quell’idea ha cambiato i rapporti con le giornate e le notti: ogni musicista quando ha un obiettivo grande modifica la propria vita per raggiungerlo».
Un obiettivo nel mirino da molti anni, ma che per il cantante bolognese doveva e poteva arrivare solo adesso.
«Mi sento fortunato ad appartenere ad una generazione di artisti che arriva agli stadi grazie alla propria storia,
ad un percorso – sottolinea Cremonini - sentire che ci arrivo al momento giusto è un piacere che vivo quotidianamente, è un appuntamento galante tra me e il pubblico. Con il pubblico c’è un rapporto d’amore, iniziato con la prima lettera romantica, 50 Special nel 1999: con gli stadi il nostro amore arriverà all’altare». Per avvicinarsi a questa tappa del suo percorso, Cremonini ha pubblicato un album, «Possibili scenari» (disco di platino), complesso e pop allo stesso tempo, molteplice per sonorità e unico per ricercatezza. Dal gioiello discografico sono stati scelti, al momento, due singoli, Poetica e Nessuno vuol essere Robin, che in scaletta a Lignano andranno a incontrare tanti altri successi.
«L’approccio al live sarà il mio, riconoscibile, quello di un performer. Il vero spettacolo per gli artisti come me è quello che si sa dare al pubblico - anticipa il musicista anche le canzoni nuove sono capaci di offrire spunti musicali in grado di rinnovare un concerto, ma sarebbe infantile cambiare le caratteristiche dei miei live solo perché si tratta di stadi. La musica e le canzoni saranno al centro, poi gli stadi danno possibilità spettacolari di produzione».
Intanto la preparazione di Cremonini in vista del tour è iniziata proprio dal Veneto. «L’ultimo mese l’ho passato a Misurina, in Cadore, dove ho sciato e fatto camminate – ricorda Cesare - il Veneto è una regione che fa parte del mio background, mi ha sempre datato tanto: amo il cibo, il vino e le ragazze. Con una di Bassano sono stato anche fidanzato».