In moto contro un’automobile Muore un operaio
Bussolengo, la vittima aveva 23 anni. I testimoni: «Un boato, sembrava fosse esplosa una bomba»
Una manovra azzardata BUSSOLENGO su quella strada che conosceva benissimo. Quando ha visto la coda di veicoli davanti a sé, subito dopo aver superato il cavalcavia in sella alla sua moto, ha iniziato a superarli. Poi, all’improvviso, lo schianto violentissimo con l’auto che aveva appena svoltato a destra per entrare nel piazzale del vivaio e fare inversione. Un impatto che non ha lasciato scampo a George Ciuciur, operaio romeno di 23 anni residente a Nogarole Rocca. Con ogni probabilità, il giovane, stava andando a casa della madre che abita in centro a Bussolengo.
L’allarme è scattato verso le 12.30 in via Molinara, all’altezza della floricoltura Zocca, poche centinaia di metri prima dell’ingresso in paese. «Abbiamo sentito un boato e pensavamo a una bomba hanno poi raccontato Antonio Girelli e la moglie che vivono in una villetta a lato del vivaio -. Quando siamo usciti, ci siamo trovati di fronte a una scena terribile». Il giovane steso a terra incosciente, la donna (30 anni, residente a Castel d’Azzano) al volante dell’auto completamente sotto choc. «Era incinta e doveva andare in ospedale per una visita - ha raccontato la moglie di Girelli -. Mi ha detto che si era persa e temendo di essere finita in campagna, aveva deciso di entrare al vivaio e girarsi per poi tornare indietro». Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della stazione di Bussolengo intervenuti sul posto per i rilievi, Ciuciur in quel momento si trovava a destra della fila di veicoli e non sarebbe riuscito a frenare in tempo. La moto, dopo lo schianto, è scivolata in mezzo alla carreggiata scontrandosi con una seconda auto che arrivava da Bussolengo e viaggiava verso i Crocioni. «La signora al volante dell’altra auto ha detto che si è vista arrivare contro il parabrezza il mezzo e non ha capito più nulla», raccontavano i testimoni. La centrale operativa di Verona Emergenza ha inviato sul posto elicottero e ambulanza, ma purtroppo le condizioni del ragazzo sono apparse sin da subito disperate. E dopo aver tentato di rianimarlo, i soccorritori sono stati costretti a dichiararne il decesso. Su disposizione del pm di turno, la salma è stata trasferita alle celle del vicino cimitero. Gli agenti della polizia locale, per consentire ai militari di completare i rilievi, hanno chiuso il tratto di strada per circa due ore, deviando i veicoli sulla vicina superstrada.