Corriere di Verona

In fiera 128 mila presenze, in crescita espositori e operatori dall’estero

- A.C.

I numeri della 52 esima edizione di Vinitaly, che si è chiusa ieri in fiera, sono sostanzial­mente in linea con l’edizione precedente. I visitatori sono stati 128mila da 143 nazioni. Ad aumentare, sottolinea una nota di Veronafier­e, è stata invece «la qualità e il numero dei buyer esteri accreditat­i che quest’anno registrano un significat­ivo +6% per un totale di 32 mila presenze», in parte favoriti dagli investimen­ti dell’Ice (Istituto Commercio Estero) nell’ambito del piano straordina­rio per il made in Italy del ministro dello Sviluppo economico. Tra i buyer esteri spiccano come presenze gli Stati Uniti seguiti da Germania, Regno Unito, Cina (in crescita del 34 per cento), Francia, Nord Europa.

Nei quattro giorni della manifestaz­ione, sono state oltre 4.380 aziende espositric­i (130 in più dello scorso anno) da 36 paesi (anche se in larghissim­a maggioranz­a dall’Italia). Sono stati invece oltre 15.100 i vini proposti nella nuova Vinitaly Directory on line per favorire i contatti commercial­i, con cui gli operatori possono reperire informazio­ni in italiano, inglese e cinese.

«Vinitaly 2018 ha confermato la vocazione di rassegna dedicata al business e alla promozione del mondo vitivinico­lo – commenta il presidente di Veronafier­e, Maurizio Danese –. Siamo sulla strada giusta, individuat­a con determinaz­ione in occasione del Cinquantes­imo. La rassegna in quartiere è sempre più orientata al profession­ista, mentre cresce notevolmen­te il fuori salone pensato per i wine lover in città». Sono state circa 60 mila le presenze a Vinitaly and the City. In contempora­nea a Vinitaly, si sono svolte come ogni anno Sol&Agrifood, sull’agroalimen­tare di qualità ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinico­la. La prossima edizione di Vinitaly sarà la numero 53 ed è in programma dal 7 al 10 aprile 2019.

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