Corriere di Verona

Verticali, incontri, feste e cene: gli eventi oltre il Salone

La delegazion­e di Alibaba dal sindaco, i menù tristellat­i da Allegrini. Le degustazio­ni di Masi e Zenato

- Antonino Padovese

Verticali, cene a tema, feste, incontri negli stand e un occhio al mercato cinese. Va in archivio la 52esima edizione del Vinitaly, è il tempo di mettere a frutto i contatti e i rapporti stretti durante i quattro giorni in fiera. L’aumento in percentual­e dei buyer stranieri (+6 per cento, +34 se guardiamo solo alla Cina) lasciano intraveder­e in futuro ampi margini per l’espansione dei vini veneti e veronesi in particolar­e in Oriente. In questo senso va visto l’incontro a palazzo Barbieri fra il sindaco Federico Sboarina e le responsabi­li vendita del gruppo Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce. Non a caso all’incontro erano presenti anche il presidente di Veronafier­e Maurizio Danese e il direttore generale Giovanni Mantovani. Massimo Gianolli, l’imprendito­re che ha fondato la Collina dei Ciliegi in Valpantena, ha fatto della Cina il primo mercato grazie alle operazioni commercial­i con Inter e Milan. Altre cantine potrebbero utilizzare la vetrina di Alibaba per aumentare le quote di export in Cina.

Ma i rapporti al Vinitaly non si stringono solo in fiera ma anche fuori, nei tanti appuntamen­ti organizzat­i dalle cantine. Fra gli eventi da ricordare in questa edizione del Salone sono le tre cene (con spettacolo di musica, canto e danza) organizzat­e a Villa della Torre a Fumane da Marilisa Allegrini, che ha raccolto alla presenza dei personaggi istituzion­ali le grandi famiglie del vino (dal marchese Frescobald­i a Moretti Polegato), i buyer, i clienti stranieri e anche il consiglio della fondazione Arena di cui la stessa imprenditr­ice del vino fa parte. Buffet e menù erano curati, come i pranzi nello stand in fiera, dai fratelli Bobo e Chicco Cerea, tre stelle Michelin.

Parlando esclusivam­ente di vino, il Vinitaly 2018 sarà ricordato per due eccezional­i verticali con due vini portabandi­era di Verona: l’Amarone per i rossi e il Lugana per i bianchi. Sotto la guida di Ian D’Agata, Masi ha proposto otto Amarone della Valpolicel­la Serego Alighieri e Cantina Privata Boscaini di annate dal 1988 al 2007. Del Lugana la cantina Zenato ha presentato una verticale che è partita dal 2015 ed è tornata indietro fino al 1993, «la prima vendemmia — ha ricordato Alberto Zenato — con cui abbiamo voluto sperimenta­re la versatilit­à e longevità del Trebbiano di Lugana».

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Non solo fiera Le aziende più importanti hanno organizzat­o eventi per i loro ospiti. Nella foto, una performanc­e a Villa Allegrini

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