Verticali, incontri, feste e cene: gli eventi oltre il Salone
La delegazione di Alibaba dal sindaco, i menù tristellati da Allegrini. Le degustazioni di Masi e Zenato
Verticali, cene a tema, feste, incontri negli stand e un occhio al mercato cinese. Va in archivio la 52esima edizione del Vinitaly, è il tempo di mettere a frutto i contatti e i rapporti stretti durante i quattro giorni in fiera. L’aumento in percentuale dei buyer stranieri (+6 per cento, +34 se guardiamo solo alla Cina) lasciano intravedere in futuro ampi margini per l’espansione dei vini veneti e veronesi in particolare in Oriente. In questo senso va visto l’incontro a palazzo Barbieri fra il sindaco Federico Sboarina e le responsabili vendita del gruppo Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce. Non a caso all’incontro erano presenti anche il presidente di Veronafiere Maurizio Danese e il direttore generale Giovanni Mantovani. Massimo Gianolli, l’imprenditore che ha fondato la Collina dei Ciliegi in Valpantena, ha fatto della Cina il primo mercato grazie alle operazioni commerciali con Inter e Milan. Altre cantine potrebbero utilizzare la vetrina di Alibaba per aumentare le quote di export in Cina.
Ma i rapporti al Vinitaly non si stringono solo in fiera ma anche fuori, nei tanti appuntamenti organizzati dalle cantine. Fra gli eventi da ricordare in questa edizione del Salone sono le tre cene (con spettacolo di musica, canto e danza) organizzate a Villa della Torre a Fumane da Marilisa Allegrini, che ha raccolto alla presenza dei personaggi istituzionali le grandi famiglie del vino (dal marchese Frescobaldi a Moretti Polegato), i buyer, i clienti stranieri e anche il consiglio della fondazione Arena di cui la stessa imprenditrice del vino fa parte. Buffet e menù erano curati, come i pranzi nello stand in fiera, dai fratelli Bobo e Chicco Cerea, tre stelle Michelin.
Parlando esclusivamente di vino, il Vinitaly 2018 sarà ricordato per due eccezionali verticali con due vini portabandiera di Verona: l’Amarone per i rossi e il Lugana per i bianchi. Sotto la guida di Ian D’Agata, Masi ha proposto otto Amarone della Valpolicella Serego Alighieri e Cantina Privata Boscaini di annate dal 1988 al 2007. Del Lugana la cantina Zenato ha presentato una verticale che è partita dal 2015 ed è tornata indietro fino al 1993, «la prima vendemmia — ha ricordato Alberto Zenato — con cui abbiamo voluto sperimentare la versatilità e longevità del Trebbiano di Lugana».