Chievo, ecco l’Inter E l’Hellas domani fa visita al Genoa
C’è l’Inter di Maurito e Maran pensa ancora al roccioso 5-3-2
Bilancio decisamente a favore per l’Inter al Bentegodi contro il Chievo: 8 i successi dei nerazzurri contro 4 dei clivensi, 3 i pareggi. Alla Diga è andata l’ultima sfida disputata il 21 agosto 2016, quando una doppietta di Birsa stese 2-0 La Benemerita, allora allenata da Frank De Boer. L’ultima vittoria interista risale al 20 settembre 2015, quando fu una rete di Mauro Icardi a risolvere la pratica. Rolando Maran non ha dimenticato il pokerissimo subito all’andata. Quella bastonata segnò l’ingresso nel tunnel da cui il Chievo sta ora faticosamente uscendo: «La sconfitta dell’andata brucia ancora. Serve da parte nostra la gara perfetta. Certo che mi sarebbe piaciuto affrontare questa partita con una classifica diversa, ma tant’è. Siamo il Chievo e ci sta che si debba soffrire e lottare nella parte bassa della classifica. L’Inter è ovviamente superiore sotto il profilo tecnico: è una squadra quadrata, che concede poco e ha equilibrio in campo. Negli spazi sanno essere molto pericolosi. Giocheranno col 4-32-1? Importa poco, tanto noi dobbiamo interpretare la partita sempre allo stesso modo».
Eppure al Bentegodi al cospetto delle grandi il Chievo ha dato quest’anno il meglio di sé: bloccate Napoli e Roma, pure la Juventus se l’era dovuta sudare e l’ha spuntata nel finale approfittando della doppia superiorità numerica: «In casa contro le grandi abbiamo fornito ottime prestazioni. Bisogna far tesoro di quelle esperienze», asserisce Rolly il saggio. Icardi, 25 reti (record personale), il primo spauracchio: «Dovremo prestare la massima attenzione nel bloccargli i rifornimenti. Magari fosse solo lui lo spauracchio. E gente come Perisic, Candreva, e tutti gli altri dove li mettiamo? In gare così devi tirare fuori il 200 per cento. Ed è proprio quello che vogliamo fare».
Tutti convocati: dopo aver rifiatato a Ferrara, Cacciatore dovrebbe tornare ad occupare il suo posto basso a destra dove se la vedrà con Perisic; scontata la squalifica, Bani sarà nuovamente centrale a fianco di Tomovic, Jaroszynski agirà a sinistra. Rimane da vedere la posizione di Radovanovic: si abbasserà a regista difensivo nel 5-3-2 o agirà da perno del centrocampo a quattro? Possibile la variazione del tema tattico a partita in corso come già del resto successo contro il Torino. A centrocampo dovremmo rivedere Castro dopo lo stop del Mazza; alla luce di buone prestazioni Rigoni potrebbe avere conferma, scontata è invece la presenza di Giaccherini. In avanti, sicuro Inglese, Stepinski è in vantaggio nel ballottaggio con Meggiorini. Maran dice di aver ancora qualche piccolo dubbio: «Valuterò nelle prossime ore e prenderò le decisioni finali domattina (oggi, ndr)». Mescola astutamente le carte. In realtà le idee le ha chiarissime, salvo celarle nel riserbo della pretattica. È parte del gioco.
Non bluffa, Maran, quando conclude: «La strada per la salvezza sta nell’atteggiamento, non nei moduli che adottiamo in campo. Quello che cerchiamo è la compattezza». Da un po’ questo Chievo sembra averla in effetti ritrovata. Lorenzo Fabiano