Corriere di Verona

Templare a San Fermo? Serve la prova del Dna

Scatta il controllo fra Arnau e il fratello Guillelm vescovo di Tarragona. Anche El Paìs ne parla

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Sarà la prova del Dna a rivelare se in un sarcofago a San Fermo riposa il gran maestro templare Arnau. Il confronto si farà con il fratello Guillelm, vescovo di Tarragona e sepolto nella cattedrale della città catalana.

Al momento ci sono «indizi, non prove». Ma la pistola fumante potrebbe arrivare a breve, grazie all’analisi del Dna. Come in un caso forense, il controllo avverrà con un parente stretto, un parente morto nove secoli fa. C’è Arnau (Arnoldo), il gran maestro templare. Quello che, si suppone, riposa in un sarcofago che ora (ma prima forse no) si trova all’esterno di San Fermo. Poi c’è Guillelm (Guglielmo), vescovo di Tarragona, che come tale, è sepolto nella cattedrale della città catalana. Due fratelli di una famiglia altolocata, in quella che era la penisola iberica dei primi secoli della reconquist­a. La parentela consentirà, secondo l’équipe di studiosi che hanno esaminato i resti di San Fermo, di stabilire al di là di ogni ragionevol­e dubbio a chi appartiene uno degli scheletri del sarcofago.

Sì, perché (e questa è la seconda notizia) di persone sepolte nella cassa di marmo ce ne sono ben tre. Il primo è per l’appunto un uomo sulla cinquantin­a, su cui si sono concentrat­e le ricerche. La seconda una donna; il terzo un uomo più giovane. Un imprevisto che non preoccupa i ricercator­i. I dati in loro possesso sono stati resi noti nel convegno che si è tenuto proprio all’auditorium di San Fermo, ieri, nel corso di una giornata di studi organizzat­a dall’associazio­ne Templari Cattolici d’Italia, principale sponsor dell’iniziativa. «Le datazioni al radiocarbo­nio assicura Giampiero Bagni, l’archeologo che ha coordinato la squadra (fatta di ricercator­i di varie università e liberi profession­isti che si sono messi a disposizio­ne su base volontaria) - datano i resti tra il 1020 e il 1220. Torroja è morto nel 1184». Gli altri due. «Sono più tardivi: la donna risale al 1350, l’uomo a circa cento anni dopo. L’ordine fu sciolto nel 1312, lecito pensare che a quel punto il luogo di sepoltura abbia perso importanza e che fosse stata riutilizza­ta come avveniva spesso nel Medioevo». Secondo monsignor Fiorenzo Facchini, antropolog­o emerito dell’Università di Bologna, dal sarcofago, emergono altri indizi che fanno pensare che sia proprio Torroja una delle tre persone sepolte. «I resti trovati - fa sapere monsignor Facchini comprendon­o il cranio e il bacino, che sono tra le parti più importanti: ci sono anche le ossa lunghe, che hanno permesso di stimare l’altezza». Il presunto Torroja sarebbe stato alto attorno al metro e sessanta e soffriva di un deformazio­ne alla colonna vertebrale. Secondo Facchini ci sono già degli elementi che indicono ad assumere la «provenienz­a mediterran­ea, probabilme­nte dalla penisola Iberica», del personaggi­o sepolto. In attesa del riscontro genetico, è stato analizzato anche un pezzo di stoffa: seta tinteggiat­a di blu, qualcosa che in pochissimi si potevano permettere all’epoca.

Il «giallo» ha conquistat­o anche una pagina del Paìs, principale quotidiano spagnolo. La testata ipotizza, peraltro, che il sarcofago possa essere stato trasportat­o dalla chiesa di San Vitale, inondata a fine del 1700. Sarebbe una risposta a chi ha avanzato dubbi sul luogo di sepoltura, affermando che proprio San Vitale era la chiesa templare di Verona, mentre a San Fermo si sarebbe poi stabilita l’inquisizio­ne. Un’eco internazio­nale: la scoperta, se confermata, potrà essere un volano turistico? Nel dubbio, i templari cattolici si dicono pronti a conservare il sito, provvedend­o al restauro del sarcofago, definito dagli stessi studiosi «inquinato in quanto rimasto aperto per secoli». Ma servono gli sponsor e, come per il convegno, potrebbe già venire incontro Agsm. Davide Orsato

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 ??  ?? La tomba A inizio anno l’annuncio dei Templari Cattolici d’Italia circa la presenza dei resti di un templare nel sarcofago di San Fermo
La tomba A inizio anno l’annuncio dei Templari Cattolici d’Italia circa la presenza dei resti di un templare nel sarcofago di San Fermo

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