Corriere di Verona

Nuovo giro negli enti, tocca a Sboarina sbloccare le tensioni Bertucco: scene pietose

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Sarà probabilme­nte solo l’intervento del sindaco, Federico Sboarina, a sbloccare la vicenda delle nomine negli enti, in parte legata al rimpasto nella giunta comunale da cui uscirà il vicesindac­o Lorenzo Fontana. La poltrona numero due andrà a Luca Zanotto (Lega) mentre Enrico Corsi dovrebbe tornare a fare l’assessore (ma non con le deleghe avute in passato). Ad Acque Veronesi andrebbe Marco Giarracuni oppure Nicolò Zavarise, all’Amia Bruno Tacchella (Verona Domani) nonostante le tensioni tra i casaliani e gli alleati, a Megareti Alessandro Montagna di Battiti. Agsm Lighting dovrebbe poi andare alla Lega e su Transeco c’è una richiesta di Verona Domani. Ma tutte le scelte devono essere ratificate dal sindaco, che si è tenuto lontano dalle riunioni tra i partiti, e qualche sorpresa non è da escludere. Sul tema interviene Michele Bertucco, secondo il quale «si sente solo il peso delle tante fazioni che reggono la maggioranz­a, tra le lagnanze degli esclusi e le cambiali elettorali da portare all’incasso. Riunioni col bilancino - dice il consiglier­e della Sinistra - per “tagliare” e limare il peso di partiti e partitini (roba – dice Bertucco - da denuncia al tribunale... del popolo): una vergogna degna degli anni più bui dell’amministra­zione Tosi. Il sempreverd­e Corsi probabilme­nte verrà infilato in giunta in una posizione dalla quale potrà nuocere il meno possibile; Tacchella che si era dimesso da consiglier­e apposta per trovare un posto all’ombra in una partecipat­a; Montagna anche lui in sovrabbond­anza di crediti …Uno spettacolo pietoso da cui sindaco e giunta possono in parte riscattars­i mantenendo la promessa di valutare la modifica del regolament­o sulle nomine proposta da un gruppo di profession­isti».

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