Hellas, ora o mai più Tra Danzi e assenti, è tempo di miracoli
Parte in anticipo per Genova, l’Hellas. Domani i gialloblù si giocano larghissima parte delle residue speranze di salvezza (la Spal ha perso per 3-0 con la Roma, il Crotone va a Udine) e Fabio Pecchia ha deciso di lasciare Verona un giorno prima rispetto ai programmi iniziali. Ieri, dopo pranzo, calciatori e staff tecnico sono saliti sul pullman diretto verso la Liguria. Il posticipo con il Genoa è la chiamata definitiva, quella che, se raccolta, potrebbe consentire all’Hellas di credere ancora nel miracolo della permanenza in Serie A. Dovesse andar male, i titoli di coda inizieranno a scorrere con maggior velocità. Pecchia non ha parlato, per ora, ma lo farà oggi dal ritiro pre-gara.
Ci sono molti dubbi da sciogliere per quanto riguarda la formazione, e numerose sono – ormai è una prassi – le assenze. Alex Ferrari è squalificato, Bianchetti è sempre infortunato, come pure Büchel, Boldor, Laner e Kean. Rolando Aarons è rientrato in Inghilterra, in permesso per motivi personali. Se ce la farà, tornerà in tempo per la partita. Qualche ragazzo della Primavera, a cominciare da Lubomir Tupta, si aggregherà in queste ore alla Prima Squadra. Ieri, per inciso, la giovanile dell’Hellas ha rimontato dallo 0-3 al 3-3 nella trasferta con il Napoli. L’ha fatto senza il proprio capitano, Andrea Danzi, che Pecchia sta pensando di schierare dal via anche a Genova, come già è accaduto con il Sassuolo. Al diciannovenne centrocampista dell’Hellas ha inviato un messaggio di supporto, tramite il canale ufficiale del club, Damiano Tommasi, uno che dal Verona è partito per una grande carriera da professionista: «Gli auguro di vestire la maglia dell’Hellas e avere successo come ho avuto la fortuna di avere io. Non ho consigli da dargli, ma del Verona sono nato tifoso e i colori gialloblù non te li togli più». Possibile che Danzi sia titolare al Ferraris, anche se molto dipenderà dal pieno recupero o meno di Marco Fossati, che è in ripresa ed è tornato ad allenarsi con il gruppo, assorbito il colpo alla spalla preso col Bologna.
In difesa ritorna Caracciolo e sulla fascia sinistra è testa a testa tra Souprayen e Felicioli. Le scelte in attacco non abbondano, tra l’ipotesi di rivedere Fares al centro oppure inserire dal via Petkovic. Sta meglio Matos, ma Verde è favorito per un posto nel tridente. Sfidare il Genoa fuori casa è uno dei tanti tabù che assillano la storia dell’Hellas. L’ultima vittoria gialloblù a Marassi è datata 1989: Alfonso Bertozzi segnò l-0 per il Verona, e quello fu il primo successo stagionale per una squadra che dopo lottò fino alla fine per la salvezza. Non ce la fece, ma è rimasta nel cuore dei tifosi. E anche questo Hellas dovrebbe prenderla ad esempio.