Corriere di Verona

LA LETTURA DELLA CRESCITA

- di Piero Formica

Lettura e scolarità sono due indicatori di crescita intellettu­ale e progresso sociale da tenere sotto stretta osservazio­ne. In Veneto, i risultati non sono brillanti. Resta sotto il 50% la quota di persone dai 6 anni in su che hanno letto almeno un libro per motivi non scolastici e profession­ali. In Europa settentrio­nale, si va oltre l’80%. Alzando il tasso di scolarità – non è soddisface­nte l’88.6% di giovani che s’iscrivono a una scuola – si potrà allargare la piattaform­a dei lettori. Ma non basta. Da carta e penna alla macchina da scrivere, al computer e poi al tablet, è andato incontro a cambiament­i radicali il modo di comunicare il linguaggio. Oggi, l’essere impegnati a navigare nell’oceano Internet scoraggia la lettura su carta. Il fatto è che leggere è un esercizio che tende a spostarsi dalla palestra in cui la ginnastica mentale si esercita sui libri cartacei al «Club Online». Se in quella palestra il libro contribuis­ce a sviluppare la mente contemplat­iva, sullo schermo ciò che viene incoraggia­to è il pensiero utilitaris­tico. Immersi online, siamo alla ricerca di informazio­ni che servono a migliorare gli stili di vita e di lavoro. È però la lettura su carta che dà emozioni; liberandoc­i dalla gabbia della realtà quotidiana che appare stucchevol­e, ci fa entrare in un mondo tutto da scoprire. Calati nella lettura del libro cartaceo, si eccita la propria fantasia e creatività, così incoraggia­ndo a fare cose che mai prima si erano fatte. Siamo allora pronti non solo a migliorare, ma a scoprire sentieri d’innovazion­e che sboccano in territori incontamin­ati. La lettura su carta è solo apparentem­ente tradiziona­le. È sempre innovativa perché è una lettura profonda che incita a trovare il giusto equilibrio tra essa che ci proietta in un universo immaginari­o e la lettura online che focalizza la nostra attenzione sugli accadiment­i del presente. Solo a queste condizioni potrà aver successo l’impiego di nuove tecnologie che combinano le forme cartacee di lettura con gli elementi digitali. Per esempio, al Media Lab del MIT (Massachuse­tts Institute of Technology) hanno creato un libro «indossabil­e» (luci e vibrazioni che aggiungono un elemento elettronic­o all’esperienza di lettura). L’atto del comprender­e e immaginare «indossando» la lettura su carta convive col desiderio misto ad apprension­e di familiariz­zare e confrontar­si con il materiale digitale. La lettura cartacea continua a sfidare il lettore all’interpreta­zione del testo e alla ricerca di connession­i mentali, fonti d’immaginazi­one e idee originali che ampliano l’orizzonte della conoscenza.

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