Corriere di Verona

«Caso Anita, tanto rumore per nulla»

La sovrintend­ente: Anita? Con precedenti gestioni era stata pagata dopo un anno

- Aldegheri

Dopo il «giallo» legato ad Anita Rachvelish­vili, la stella della lirica che sarà in Arena quest’estate, il sovrintend­ente Cecilia Gasdia e il sindaco Federico Sboarina reagiscono alla pioggia di polemiche.

«No, non sono volata a VERONA Vienna per far firmare il contratto ad Anita Rachvelish­vili: ero lì per concludere altri accordi, ma quando ho saputo che anche lei era nella capitale austriaca le ho telefonato e le ho chiesto di vederci per chiudere vis-a-vis questa vicenda. E così abbiamo fatto». Cecilia Gasdia, affiancata dal sindaco Federico Sboarina, racconta le ultime fasi del piccolo «giallo del mezzosopra­no» che nei giorni scorsi ha messo in agitazione sia il mondo dello spettacolo che quello della politica. La Sovrintend­ente riepiloga gli equivoci nati dallo scambio di mail con l’agente americano della cantante (che adesso Gasdia incontrerà di persona a New York) e sottolinea che vicende del genere sono normalissi­me nel mondo dello spettacolo, lanciando anche un paio di frecciate alle gestioni precedenti della Fondazione. «Anita – racconta – era arrabbiata con l’Arena perché nel 2015 (gestione Girondini, ndr) aveva cantato ma era stata pagata solo un anno dopo, come è capitato anche ad altri artisti. E l’anno scorso (gestione Polo, ndr) ci sono state tre cancellazi­oni di artisti senza che nessuno dicesse una parole, mentre al Filarmonic­o (ancora gestione Polo, ndr) sono stati cancellati il tenore dell’Otello, la soprano della Manon, la soprano del Figaro e la soprano di Anna Bolena. Può succedere – sottolinea – ed è successo anche a me, quando cantavo». Ma perché il nome della Rachvelish­vili era stato inserito nel cartellone ufficiale senza che fosse stato firmato il contratto? «Io – spiega la Sovrintend­ente – sto cercando di cambiare le abitudini, e sto già firmando i contratti per il 2019…».

Detto per inciso, tra i grandi nomi della stagione estiva 2019 potrebbe forse esserci anche quello di Anna Netrebko, soprano notissima con la quale è tuttora aperta la trattativa (e il viaggio di Gasdia a Vienna ha riguardato anche questo tema).

Il sindaco Sboarina, da parte sua, polemizza con chi aveva polemizzat­o: «Abbiamo ereditato la situazione che conoscete e non c’è una bacchetta magica che risolva tutto. Ma proprio questa vicenda ha dimostrato l’autorevole­zza di Cecilia Gasdia in quest’ambiente: abbiamo una Sovrintend­ente che risolve vicende come queste con un faccia-afaccia, e abbiamo un manager (Gianfranco De Cesaris, ndr) che sta risolvendo con la stessa velocità questioni di numeri, come quella degli stralci del debito (l’accordo coi fornitori per ottenere una riduzione delle somme loro dovute, ndr) e molto altro. Ma mi piacerebbe – aggiunge il sindaco – che tutti si remasse a favore evitando, come invece accaduto nei giorni scorsi, commenti buttati lì da parte di chi neanche sapeva chi fosse quella cantante: dopo la presentazi­one del cartellone non ho sentito nessuno parlare della Rachvelish­vili come di una “straordina­ria artista”, salvo poi dirlo quando lei ha messo in dubbio la sua partecipaz­ione. Io comunque continuo a ripeterlo: se vogliamo il bene della Fondazione dobbiamo essere tutti dalla stessa parte: per il resto, come direbbe Shakespear­e, c’è stato solo molto rumore per nulla».

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