Corriere di Verona

Ristoranti tipici, ecco l’assist del Comune

- Marianna Peluso

«Siamo quello che mangiamo». Con queste parole l’assessore alle attività economiche Francesca Toffali ha introdotto l’importanza dei piatti legati alla produzione enogastron­omica locale, durante il convegno «Il ristorante tipico in primavera», svoltosi ieri alla Gran Guardia. È solo il primo dei quattro appuntamen­ti annuali, a cadenza stagionale, con cui l’Amministra­zione intende promuovere le tipicità culinarie veronesi. «Il mio sogno è che ogni periodo dell’anno porti a esaltare i piatti della nostra cultura, in modo che anche i visitatori sappiano che a maggio possono assaggiare gli asparagi di nostra produzione, a luglio il pesce di lago e via dicendo – continua l’assessore – ecco perché, avvalendom­i dell’art.10 del regolament­o per la valorizzaz­ione enogastron­omica del 2013, intendo promuovere tutti gli ambasciato­ri di quest’iniziativa». Sono ben 15 gli esercizi commercial­i che oggi rispondono ai requisiti previsti dal circuito «Ristoranti tipici di Verona», presto online su un sito dedicato, ma l’augurio è che possano presto aumentare di numero, coinvolgen­do attività anche fuori dal centro storico. «Quando aumenta il flusso di turisti, sorge il problema dell’omologazio­ne – sostiene Claudio Valente, il presidente di Coldiretti Verona – ecco perché è fondamenta­le il dialogo costante tra produttori e ristorator­i». A partire da oggi si apre la stagione degli asparagi, di cui Verona è la seconda produttric­e del Veneto (dopo Padova) e la settima rispetto all’Italia. «Un primato che contribuis­ce al successo della nostra città nel mondo», sottolinea il vice segretario generale della Camera di Commercio Riccardo Borghero.

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