Picchia la moglie e aggredisce i carabinieri: in carcere
L’alcol, ancora una volta. E poi le mura di casa a testimoniare il fatto che, nella maggior parte dei casi, l’«incubo» non è rappresentato dallo sconosciuto incrociato per strada, ma da chi vive quotidianamente al tuo fianco. Da una vita.
Come nel caso dell’operaio siciliano di 44 anni arrestato la notte scorsa dai carabinieri della compagnia di Verona con le accuse di maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, in fase di separazione con la ex moglie, aveva continuato a convivere nello stesso appartamento di via Capodistria, in borgo Roma dove vivono anche i loro tre figli (solo uno è maggiorenne). Ma il rapporto tra lui e la donna, si era fatto ogni giorno sempre più teso. E la scorsa notte, quando è tornato a casa palesemente ubriaco non appena ha incrociato la ex, ha iniziato a insultarla senza alcun motivo e ad aggredirla fisicamente, spintonandola con violenza. La donna, terrorizzata ed esasperata, non ha esitato a chiamare il 112 e la centrale operativa ha inviato sul posto una pattuglia del nucleo operativo e radiomobile. Alla vista dei militari, invece che calmarsi, il siciliano ha iniziato a inveire contro di loro, minacciandoli e colpendoli per tentare di evitare l’arresto. Una volta bloccato, su disposizione del pm, è stato arrestato e trasferito in carcere a Montorio in attesa dell’udienza di convalida.
Il secondo episodio di violenza in famiglia in meno di 24 ore nel Veronese: nel pomeriggio di mercoledì i carabinieri a Monteforte avevano arrestato con l’accusa di tentato omicidio un cittadino serbo che aveva aggredito con un coltello la moglie nella propria abitazione. Anche in quel caso, ad aggravare ulteriormente una situazione tesa già di per sé, l’alcol.