Corriere di Verona

Cariparo, Muraro succede a Finotti e boccia il salvataggi­o di Cassamarca

Fine di un’èra, l’ex rettore nuovo presidente della Fondazione

- di Davide D’Attino

È finita. Ma anche no. PADOVA L’èra dell’89 enne Antonio Finotti alla guida della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo - che ha chiuso ieri il bilancio 2017 con un avanzo di 112,3 milioni e un patrimonio netto di quasi 2 miliardi - cominciata nel 1997 da segretario generale e proseguita dal 2003 per tre mandati come presidente, si è chiusa alle 14.30 di ieri. A quell’ora il consiglio generale dell’ente di piazza Duomo ha eletto come successore Gilberto Muraro, 78 anni, docente emerito di Scienza delle Finanze all’Università di Padova, di cui è stato anche rettore dal 1993 al 1996, e già presidente di Cassa di Risparmio del Veneto, la banca regionale di Intesa Sanpaolo, da cui si è dimesso un mese e mezzo fa. La presenza di Finotti a Palazzo del Monte è però destinata a continuare, dato che il banchiere è stato insignito del titolo di presidente emerito, grazie a una modifica ad hoc dello statuto dell’ente.

A favore di Muraro, in passato già presidente del collegio sindacale di Bcc Banca Padovana (finita in liquidazio­ne) e vicepresid­ente di Antonvenet­a, si sono pronunciat­i 17 consiglier­i su 20 votanti. Mentre il suo sfidante, Francesco Moschetti, 76 anni, docente e avvocato tributaris­ta, membro del consiglio generale della Fondazione (ecco perché ieri ha deciso di non partecipar­e alla votazione), ha raccolto solo 3 consensi.

Insomma, nessuna sorpresa. Come si era capito già mercoledì della scorsa settimana, quando lo stesso consiglio generale, con 19 voti favorevoli e 2 contrari, aveva ritenuto ammissibil­e la candidatur­a di Muraro, messa invece in discussion­e da alcuni (pochi) sulla base dell’articolo 10 comma 3 del protocollo AcriMef, che ha riformato le Fondazioni: «Chiunque abbia ricoperto la carica di componente degli organi della società bancaria conferitar­ia non può assumere cariche negli organi della Fondazione prima che siano trascorsi almeno dodici mesi dalla cessazione dell’incarico». Da quel momento, per l’ex rettore del Bo, la strada verso la presidenza è stata in discesa. In ballo c’era la questione se la presidenza di una controllat­a di Intesa, banca conferitar­ia di Cariparo, lo rendesse ineleggibi­le. Caso risolto con il precedente identico di Giuseppe Morandini, divenuto presidente della Fondazione Friuli a maggio 2017 dopo essersi dimesso, poche settimane prima, dalla presidenza di Carifriuli, altra banca regionale di Intesa.

«Sono emozionato – ha confessato Muraro subito dopo l’elezione –. D’altronde mi accingo a raccoglier­e un’eredità pesantissi­ma. E sarà molto difficile eguagliare chi mi ha preceduto. Credo che la grande bontà del lavoro fatto dall’amico Finotti sia sotto gli occhi di tutti. Il mio obiettivo è proseguire lungo il solco tracciato da lui. La nave è ben attrezzata. E quindi sarà agevole, per il nuovo timoniere, mantenere la rotta».

E sull’ipotesi che alcune fondazioni bancarie possano fondersi tra loro («Si tratta soltanto di fantasie giornalist­iche», ha scandito Finotti), Muraro ha spiegato: «Il nostro territorio di riferiment­o, in cui siamo chiamati a investire il nostro patrimonio, sono le province di Padova e Rovigo. Ciò detto, se l’autorità statale che sta sopra di noi, ovvero il ministero dell’Economia, emanasse provvedime­nti in tal senso, valuteremo come comportarc­i. Leggo però che si parla di una possibile nostra fusione con Fondazione Cassamarca – ha sottolinea­to il neopreside­nte – Ma vi pare che Intesa, che pure è una banca molto generosa, corra in aiuto di un ente che fa capo a Unicredit?».

Già, i rapporti con la banca conferitar­ia, di cui Cariparo detiene il 3% e si prepara a scendere al 2%, come ha ricordato Finotti. Moschetti ha puntato il dito su Muraro. «A me pare che Intesa ci dia ottimi dividendi e ci sostenga in tutte le iniziative sociali e culturali», è la replica a caldo del neo-presidente.

La linea Il territorio d’intervento è fissato La parola spetta al ministero 2 In miliardi di euro, il patrimonio di cui è dotata la padovana Fondazione Cariparo

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Passaggio di consegne Antonio Finotti (a sinistra), presidente emerito di Fondazione Cariparo, con il suo successore, Gilberto Muraro (Foto Bergamasch­i)

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