Corriere di Verona

Hellas contestato, cori contro Pecchia Al Bentegodi ultima spiaggia contro la Spal

Il tecnico e il blitz dei tifosi: «Hanno espresso il loro pensiero». Difesa, torna Ferrari. Danzi confermato

- Matteo Fontana

Si sono presentati in un centinaio, tutti con addosso una maglia gialloblù (foto Hellas Live). A Peschiera del Garda l’allenament­o di ieri mattina doveva essere a porte chiuse: in programma c’era la rifinitura per l’Hellas, in vista della partita con la Spal oggi al Bentegodi. Invece, era aperto al pubblico: ed è partita la contestazi­one, con cori contro Pecchia. Che, tuttavia, non vuole mollare: «Non siamo morti, possiamo ancora farcela».

Resta l’appiglio della matematica, per chi vuole credere che questo Hellas abbia delle chance di salvezza. Perché sì, a sconfigger­e la Spal un barlume di speranza ci sarebbe pure, dettato dall’aritmetica, che per definizion­e non tiene conto dell’emotività del momento.

La ragionevol­ezza suggerisce l’esatto contrario, ma i numeri consentono a Fabio Pecchia – che sulla contestazi­one a Peschiera si ferma a un laconico «I tifosi hanno espresso il proprio pensiero» – di inviare un messaggio che non varrà come attestato di fiducia illimitata, ma perlomeno quale invito a non mollare. Dopo la sconfitta con il Genoa, a botta calda, aveva detto che il Verona era ancora vivo. La valutazion­e non è cambiata, studiando le cose a mente fredda: «Non siamo morti, questa squadra può ancora farcela, anche se sappiamo quanto sia complicato il nostro cammino». Spal, Milan, Udinese, Juventus: le tappe finali del campionato dell’Hellas sono queste. Due scontri diretti e due partite «impossibil­i» in trasferta per un menù di incerta digeribili­tà. Inoltre il distacco dal quartultim­o posto è di 6 punti, un margine che risulta difficilis­simo da recuperare in un lasso di tempo così ristretto. Eppure Pecchia non è tipo da sventolare in anticipo la bandiera della resa: «Siamo concentrat­i sulla Spal, tutto il resto è solamente uno spreco di energie inutile», taglia corto il tecnico del Verona. La settimana («che è stata dura – ammette Pecchia –, perché con il Genoa non abbiamo raccolto nulla e meritavamo di più») è passata senza il peso di nuovi infortuni, e già questa è una notizia per l’Hellas, suo malgrado abbonato a pagare dazio a una lunga sequela di guai fisici, vedi Moise Kean, il cui stop ha tolto larga parte del potenziale offensivo al Verona (convocato, Kean, ma di fatto non sarà disponibil­e per il match e la settimana prossima sarà fatto un nuovo punto sulle sue condizioni). Due sole reti in sette giornate, entrambe su rigore, illustrano i difetti gravi dei gialloblù, abbinate al dato dei gol subiti, ben 17.

Uscire dall’imbuto in cui si è cacciato l’Hellas sarebbe, arrivati fin qua, un colpo alla Houdini. Di maghi non ce ne sono, però, e Pecchia fa con quel che può e che ha: «Ce la giochiamo con una Spal che rispetto alla partita d’andata sarà diversa, che ha aggiunto qualche uomo in più in sede di mercato e che ha struttura e identità. Sono convinto, però, che sul campo sapremo interpreta­re bene la partita».

Quanto alle scelte, torna dopo una giornata di squalifica Alex Ferrari, che completerà la difesa con Caracciolo, Vukovic e Souprayen (in vantaggio su Felicioli). A centrocamp­o ci sarà Romulo, dopo Pecchia valuta la conferma di Andrea Danzi: «Con Sassuolo e Genoa ha mostrato personalit­à. Si farà trovare pronto, se ci sarà l’occasione». Con Fossati, Franco Zuculini e Calvano arruolabil­i al contrario di Büchel, i posti in mezzo sono comunque in discussion­e. In attacco, invece, Cerci e Fares sono i punti di partenza, Matos e Verde in ballottagg­io, mentre Rolando Aarons è appena rientrato dall’Inghilterr­a dopo l’udienza in cui è stato chiamato per rispondere alle accuse di rissa che si è svolta a Newcastle martedì: «Abbiamo recuperato dei giocatori, ho più soluzioni», osserva Pecchia. L’ultima spiaggia, quella vera, è arrivata sul serio e si chiama Spal.

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 ??  ?? Ultimo pareggio All’andata l’Hellas di Caracciolo fu rimontato da Paloschi e soci sul 2-2: da allora, per il Verona, 13 ko e 5 vittorie
Ultimo pareggio All’andata l’Hellas di Caracciolo fu rimontato da Paloschi e soci sul 2-2: da allora, per il Verona, 13 ko e 5 vittorie
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