Il Comune: difficile punire i non vaccinati
Nessuna sanzione agli inadempienti: anche l’assessore Bertacco rimanda a settembre
«Sanzionare i bambini? Allontanarli da scuola? Impossibile almeno fino alla fine di quest’anno scolastico». Lo aveva detto ieri l’Usl: lo ribadisce l’assessore all’Istruzione e ai Servizi Sociali Stefano Bertacco.
«Sanzionare i bambini? Allontanarli da scuola? Impossibile almeno fino alla fine di quest’anno scolastico». Lo aveva detto ieri l’Usl: non ci sono i tempi tecnici per sapere se i non vaccinati (che pesano per poco più del 5% della popolazione delle materne) sono «fuorilegge» oppure no. Perché non è detto che chi non ha fatto un vaccino non sia per qualche ragione sanitaria esente. Un’applicazione del principio di «presunzione di innocenza» che fa a pugni con i tempi a disposizione.
In sostanza, il decreto Lorenzin, almeno a Verona (ma si presume anche nel resto del Veneto) sarà di difficile applicazione. Lo ribadisce l’assessore all’Istruzione e ai Servizi Sociali Stefano Bertacco. «Ci sono stati ritardi, dovuti alla difficoltà di questo tipo di verifiche e ai grandi numeri in ballo - spiega -. Mano a mano che l’Usl Scaligera ci inviava i nominativi dei non vaccinati, abbiamo avvisato i genitori, che quindi sono a conoscenza della situazione e di quello che rischiano ormai da un po’: tutti hanno dieci giorni di tempo per rispondere. Tuttavia, mancano ancora i riscontri degli avvisi che abbiamo inviato. Alcune famiglie potrebbero aver prenotato ed essere quindi in attesa della vaccinazione e per questo motivo non è possibile procedere. È impossibile pensare di fare qualcosa entro giugno».
Le scuole materne comunali di Verona (una trentina sul territorio del capoluogo) sono le uniche ad aver fornito, ancora a febbraio, un dato relativo ai non vaccinati. Sono, o meglio erano, 419, di cui 214 iscritti agli asili nidi, quindi di età inferiore ai tre anni. Si tratta di una fetta rilevante, il dieci per cento del totale, dato che, a quanto fa sapere l’Usl, dovrebbe essersi nel frattempo un po’ smussato, visto che i vaccinati contro le principali malattie (morbillo e polivalente) sfiorano, soprattutto tra i nati negli ultimi tre anni, quota 95%, secondo i dati più aggiornati. Ma nel «mucchio» c’è sicuramente qualcuno che ha evitato appositamente, magari per convinzioni personali, il vaccino. Lo affermano gli stessi medici che hanno notato anomalie in alcune prenotazioni e nelle successive disdette.
La faranno franca? «La nostra intenzione - prosegue Bertacco - è quella di comportarci secondo la legge. Solo che la legge è molto difficile da applicare». Una perplessità che l’assessore (anche parlamentare, è stato rieletto senatore con Fratelli d’Italia) aveva già espresso relativamente al decreto Lorenzin. Che però sembra aver avuto un risultato, quello di funzionare come deterrente. «Le mie perplessità rimangono conclude l’assessore - anzi, se possibile la mia opinione è addirittura peggiorata. Sia chiaro: sono a favore dei vaccini. Ma con questa legge è impossibile prevedere un percorso corretto nell’applicazione. In altri termini, è impossibile capire “chi” deve fare cosa. Non sappiamo ancora chi deve prendersi la briga di allontanare i bambini da scuola. È impensabile che tale ruolo spetti a un’insegnante, a una coordinatrice, a una dirigente di una scuola dell’infanzia»..