I sindacati: già 19 vittime in 4 mesi
La via crucis delle morti sul lavoro nel 2018 diventa il tema del Primo maggio di quest’anno. I segretari generali veneti di Cgil, Cisl e Uil, prendono carta e penna e scrivono al presidente della Regione, Luca Zaia e al presidente di Confindustria Veneto, Matteo Zoppas per fissare un incontro.
«Le cronache degli ultimi tempi segnalano un numero preoccupante di incidenti gravi e gravissimi sul lavoro, con conseguenze in molti casi mortali. – scrivono Christian Ferrari (Cgil), Onofrio Rota (Cisl) e Gerardo Colamarco (Uil) - Per questa ragione la scelta di Cgil, Cisl e Uil di intitolare la Festa dei lavoratori del Primo maggio 2018 “Sicurezza: il cuore del lavoro”». Dai tragici dati nazionali a quelli regionali e, in Veneto, le cose non vanno meglio. «In regione – scrive la triplice veneta dall’inizio dell’anno hanno perso la vita 19 persone per infortuni sul posto di lavoro. Non è ammissibile». Con Zaia i sindacati punteranno alla collaborazione tra gli Spisal e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza ma anche il monitoraggio sulla formazione obbligatoria ai lavoratori sui temi della salute e della sicurezza sul lavoro e il rilancio dell’attività ispettiva, fra gli altri. Con Zoppas, invece, il focus sarà sui settori manifatturieri. «Ci sono precedenti importanti – concludono i sindacati – come gli accordi sottoscritti con le associazioni degli artigiani che hanno già ridotto il numero di incidenti».