Bike sharing, 50 stazioni e tour in città con 2 euro
«Verona Bike» è il servizio di bike sharing, entrato in funzione dal 10 marzo 2012, che distribuisce le biciclette nei punti strategici della città. Questo nuovo sistema di mobilità alternativa ci permette di attraversare la città in un modo economico, salutare, ed ecosostenibile. Infatti, dal punto di vista ambientale, il servizio è una vera e propria innovazione, utilizzata dal 2.1% della popolazione e amata in particolar modo dai turisti.
Verona non è di certo il primo esperimento riuscito: in Danimarca si ha nel 1995 il primo caso di bike sharing, che influenzerà tutta Europa. Dieci anni dopo nacque il sistema di bike sharing «Velo’v» a Lione, e in seguito il «BikeMi» a Milano. Presto sono spuntate stazioni dove prelevare le biciclette in tutta Italia. Il progetto si sta evolvendo sempre di più: il servizio Mobike di Firenze e Milano permette di parcheggiare ovunque una bici dotata di Gps, tessera sim, e un lucchetto brevettato che si chiude tramite app.
Nel centro di Verona le ciclo-stazioni attive sono 20, con un numero complessivo di 250 biciclette. Il sistema sarà incrementato a un massimo di 50 in luoghi strategici cittadini tra cui Porta Nuova, la zona Università e altre. Il servizio resta operativo tutto l’anno, ed è accessibile tramite una tessera elettronica. La bicicletta può essere utilizzata dalle ore 6.30 alle ore 22. Sono previste quattro tipologie di abbonamento che vanno dai 25 euro annuali ai 2 euro giornalieri.
Il funzionamento è semplice, per informazioni basta consultare il sito bikeverona.it.
Per l’Italia e Verona inizia così un nuovo capitolo, incentrato in particolare sulle biciclette, che diventano il nuovo motore degli spostamenti e che fruttano all’Italia un giro di affari di un miliardo di euro.