Corriere di Verona

Ditta in fiamme, allarme ambientale

Incendio devastante alla Feroni, storica ditta di Oppeano, la nube nera dispersa nei comuni vicini

- Orsato

Una colonna di fumo nerissima, che si è propagata per chilometri e chilometri quasi parallela al terreno. E le fiamme, alte svariati metri, che hanno letteralme­nte «mangiato» il magazzino dello storico colorifici­o Foroni di Oppeano. Il forte vento ha rapidament­e propagato la nube anche nei territori vicini, sul posto l’Arpav che per ora valori significat­ivi di inquinanti nelle immediate vicinanze, Ma a Ronco all’Adige e Isola Rizza i sindaci hanno emesso ordinanze chiedendo ai cittadini di chiudere le finestre e non uscire di casa. I vigili del fuoco sono stati impegnati fino a notte inoltrata, nel disperato tentativo di salvare, almeno, la parte della ditta riservata alla produzione.

Una colonna di fumo nerissima, che si è propagata per chilometri e chilometri quasi parallela al terreno. E le fiamme, alte svariati metri, che hanno letteralme­nte «mangiato» il magazzino. A meno di un mese di distanza dall’incendio della Sev di Povegliano, un’altra ditta della provincia è andata a fuoco. Questa volta non si tratta di un’impresa di trasporti, bensì di un colorifici­o, il Feroni di Oppeano. Un’azienda storica, attiva da quarant’anni, condotta da due generazion­i della stessa, omonima, famiglia.

L’allarme è scattato alle 14, in quello che è il deposito dei prodotti finiti. Molti dei dipendenti, in tutto una ventina quelli presenti ieri, si trovavano in pausa pranzo. Quanti erano all’interno, sono riusciti a fuggire in tempo: non sono stati riportati né intossicaz­ioni né ustioni. Ma il danno economico potrebbe essere enorme. E c’è anche il rischio, concreto, di possibili conseguenz­e ambientali. Non a caso, i primi a muoversi, oltre i vigili del fuoco (sul posto ne sono arrivati ben quaranta, il grosso da Verona, con «rinforzi» da Legnago, Rovigo e Castelmass­a) sono stati i tecnici dell’Arpav. Secondo i calcoli dell’agenzia per la protezione ambientale, sarebbero state coinvolti quattrocen­to quintali di prodotto, per la maggior parte barattoli di vernice. «La nube, molto densa e visibile da chilometri di distanza - fa sapere l’Arpav in una nota ufficiale - è stata dispersa dal forte vento provenient­e da ovest, favorendo la dispersion­e degli inquinanti». Non sorprende, dunque, che fumi e odori siano arrivati anche in altri centri, a est di Oppeano. In particolar­e a Tombazosan­a, nel territorio di Ronco all’Adige, dove gli abitanti, su invito anche del sindaco Moreno Boninsegna, sono rientrati all’interno delle proprie abitazioni chiudendo le finestre. Un’ordinanza simile è stata emessa anche dal primo cittadino di Isola Rizza, Silvano Boninsegna.

Secondo i primi rilievi dell’Arpav, non sono stati riscontrat­i valori significat­ivi di inquinanti nelle immediate vicinanze. Nelle prossime ore arriverann­o i risultati dai campioname­nti dei canister, al vaglio del laboratori­o di Venezia. Sul posto, ieri, oltre al sindaco di Oppeano Pierluigi Giaretta, anche l’assessore regionale Elisa De Berti e Alessandro Montagnoli, ex sindaco e oggi consiglier­e regionale. «È una tragedia per tutta la comunità - dice Giaretta - non ricordo, negli ultimi anni, un incendio così grave nella zona. C’è da dire che la ditta produce soprattutt­o vernici ad acqua, quindi con un basso grado di tossicità, ma naturalmen­te c’è preoccupaz­ione. E temiamo anche per il futuro dell’azienda, che di recente aveva festeggiat­o le quattro decadi di attività».

A guardare l’area bruciata, almeno mille metri quadrati, in lacrime, anche i titolari, i fratelli Giovanni, Marta e Michele Feroni; non hanno rilasciato dichiarazi­oni. I vigili del fuoco sono stati impegnati fino a notte inoltrata, nel disperato tentativo di salvare, almeno, la parte della ditta riservata alla produzione.

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 ??  ?? Fumi inquinanti I forti venti hanno rapidament­e disperso la nube sprigionat­a dall’incendio a Oppeano anche nei comuni di Isola Rizza e Ronco All’Adige
Fumi inquinanti I forti venti hanno rapidament­e disperso la nube sprigionat­a dall’incendio a Oppeano anche nei comuni di Isola Rizza e Ronco All’Adige
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Analisi in corso I tecnici dell’Arpav ieri a Oppeano per i rilievi

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