Corriere di Verona

Variante 23, Bertucco all’attacco «Pochi giorni per discuterla ai parlamenti­ni di quartiere»

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(l.a.) È battaglia su più fronti attorno alle Circoscriz­ioni. Michele Bertucco (Sinistra in Comune) protesta per il poco tempo che verrà dato ai parlamenti­ni per discutere la Variante 23, e tuona che la giunta «li consulterà ma assegnerà loro solo 10 giorni di tempo in luogo dei canonici 40 disposti dal regolament­o: un comportame­nto inqualific­abile – dice Bertucco - che dimostra come le promesse della campagna elettorale di ascolto e condivisio­ne con i quartieri fossero soltanto aria fritta e che rivela una inquietant­e continuità tra il metodo dell’amministra­zione Sboarina e quella che fu l’amministra­zione Tosi: le consulta quando le fa comodo, come accaduto sulla questione spinosa delle lottizzazi­oni ex Leardini, le ignora per il resto». Si litiga anche sulla presenza delle opposizion­i in commission­e. Alessandro Gennari (M5S) aveva duramente protestato contro lo squilibrio esistente in Terza Circoscriz­ione, dove gli esponenti della maggioranz­a sono dieci e quelli delle opposizion­i solo cinque. Gli risponde il presidente della Circoscriz­ione stessa, Nicolò Zavarise: «Dopo mesi di silenzio e inattività in Consiglio comunale – afferma - un redivivo Gennari inaugura la sua stagione istituzion­ale occupandos­i delle Circoscriz­ioni ma dimostrand­o di non conoscere prassi e regolament­i. Infatti è sempliceme­nte stato adeguato il numero massimo dei loro componenti, portandolo da 17 a 15, e conseguent­emente, se prima la suddivisio­ne era 11 a 6 per la minoranza, oggi il numero è passato a 10 per la maggioranz­a e 5 per la minoranza, mantenendo invariato il rapporto come stabilito dal regolament­o da almeno 10 anni».

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