Corriere di Verona

Esclusi danni ambientali dopo il rogo di Oppeano

Oppeano, il sindaco ritira l’ordinanza. Distrutto il magazzino: conto da un milione

- D.O.

Danni ambientali circoscrit­ti, tant’è che i sindaci hanno già ritirato l’ordinanza con cui invitavano i cittadini a tenere chiuse le finestre, ma enormi a livello economico. Almeno un milione di euro. È la prima stima di quanto potrebbe costare l’incendio che ieri ha coinvolto il colorifici­o Feroni di Oppeano, originando una colonna di fumo visibile fino a cinquanta chilometri di distanza. Ma è la stessa proprietà, i tre fratelli Giovanni, Marta e Michele Feroni, a tirare un sospiro di sollievo: è stata salvata, infatti, la parte produttiva dello stabilimen­to, tant’è che le macchine potrebbero tornare a funzionare già nelle prossime ore, forse perfino da oggi. Quanto al magazzino, poco meno di mille metri quadrati, non c’è niente da fare: i pochi resti saranno demoliti.Positivi, invece, i riscontri dell’Arpav. L’agenzia regionale ha diffuso già in mattinata i risultati dei test analizzati dai laboratori di Venezia. Quasi tutti gli inquinanti risultano al di sotto del limite strumental­e. Fa eccezione il toluene, utilizzato come solvente, appena sopra la parte per miliardo e il benzene, che sfiora le otto parti per miliardo. Ma anche se oltre il limite, si tratta di un dato che

In salvo Non ci sono stati danni alla parte produttiva Macchinari salvi

non desta preoccupaz­ioni: è la stessa Arpav a notare come uguale quantità si possa rilevare nell’aria in un giorno invernale caratteriz­zato da traffico intenso, a causa della combustion­e dei mezzi a benzina. Si tratta di valori molto lontani, ad esempio, da quelli registrati dopo l’incendio della Sev, un mese fa a Povegliano, relativame­nte bassi per un incendio, anche a causa delle condizioni meteorolog­iche (vento e pioggia). Inoltre, sono tutti da fino a quattro ordini di grandezza inferiori rispetto a quelli considerat­i accettabil­i in ambiente lavorativo, secondo quanto previsto dai riferiment­i di legge. «Un quadro che ci conforta - afferma il sindaco di Oppeano, Pierluigi Giaretta, che ieri, con gli attigui comuni di Isola Rizza e Ronco all’Adige aveva emanato l’ordinanza - resta la preoccupaz­ione per le ricadute economiche su una storica azienda della zona, ma anche le notizie che stanno arrivando in questo senso sono confortant­i». Ieri sono proseguiti gli accertamen­ti dei vigili del fuoco: non è stata ancora chiarita la causa dell’incendio ma è escluso il dolo.

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 ??  ?? L’incendio Tecnici dell’Arpav con le maschere a gas l’altro ieri all’incendio della Feroni di Oppeano
L’incendio Tecnici dell’Arpav con le maschere a gas l’altro ieri all’incendio della Feroni di Oppeano

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