Il capo di Glaxo «Verona resta al centro»
Ma sulla cessione del ramo cefalosporine l’azienda tiene le carte coperte
Nessuna notizia sull’uscita dal business delle cefalosporine, ma ampie rassicurazioni su Verona che resterà quartier generale in Italia di Gsk. È quanto ha riferito il presidente Arosemena ieri al sindaco Sboarina.
GlaxoSmithKline manterrà il suo quartier generale a Verona: abbandonerà il business delle cefalosporine ma proprio a Verona saranno aperti nuovi uffici, e l’affitto dei nuovi locali per 15 anni (agli ex Magazzini Generali, come noto) significa per l’azienda avere un progetto di medio-lungo termine. Questo, in sintesi, il risultato del faccia a faccia di ieri pomeriggio, al terzo piano diPalazzo Barbieri, tra il sindaco Federico Sboarina, che era affiancato dal direttore generale del Comune, Fabio Gamba, e Luis Arosemena, presidente di GlaxoSmithKline Italia, accompagnato dal vicepresidente, Daniele Bertolani. Dopo il colloquio, Sboarina ha affermato che «i vertici Gsk mi hanno dato assicurazioni sulle due questioni essenziali del momento, garantendomi che hanno intenzione di continuare a crescere a Verona e che qui manterranno il loro quartier generale Italia. Hanno inoltre convenuto con me che per la loro società la nostra città ha un valore storico. Quanto ai livelli occupazionali – ha proseguito il sindaco c’è la loro massima attenzione, ferma restando la trattativa in corso per la cessione di un ramo di business: i dettagli della strategia aziendale sono ovviamente riservati ma ci sono intenzioni di sviluppo per il sito veronese». Sboarina ha infine «ribadito al presidente Arosemena che, nel rispetto dei ruoli, continuerò a esercitare la funzione di controllore, anche perché il mio progetto di rilancio della città va nella direzione di essere attrattivi per gli insediamenti produttivi capaci di creare posti di lavoro».
Dalla GlaxoSmithKline, un comunicato afferma che nell’incontro «è stata fatta una panoramica delle attività di Gsk in Italia. Nell’occasione – aggiunge la nota aziendale - è stata anche discussa la potenziale cessione del ramo di azienda che si occupa della produzione e commercializzazione delle cefalosporine e che riguarderebbe due stabilimenti nel Regno Unito e quello di via Fleming a Verona. Dopo l’annuncio – rivela il comunicato - diverse aziende hanno chiesto informazioni e visitato gli stabilimenti ed il processo di valutazione è seguito con massimo rigore e riserbo a tutela di tutti gli interessati, dipendenti e terze parti». L’azienda rende noto che al sindaco «è stata illustrata la decisione di siglare un contratto di pre-locazione per nuovi uffici direzionali nel nuovo polo in corso di allestimento in prossimità della fiera: una sede moderna, conclude la nota - ed anche una scelta che riconferma la volontà di Gsk, mai venuta meno, di una radicata presenza nel territorio veronese che risale al 1932».
Sboarina manterrà l’impegno preso con i lavoratori di convocare i parlamentari e di tenerli informati sugli sviluppi. E a questo proposito, da Roma, il deputato del Pd, Diego Zardini, risponde positivamente all’appello affermando che «mantenere l’azienda a Verona è importante sotto il profilo occupazionale, ma è importante anche per mantenere il distretto del farmaco. La proposta del sindaco mi sembra intelligente – conclude - e farò di tutto perché vada a buon fine».