Mito e sensualità la Salome di Strauss con giovani talenti
Èconsiderato il primo grande capolavoro musicale del Novecento europeo: Salome, l’atto unico musicato da Richard Strauss e tratto dalla pièce di Oscar Wilde, torna al Teatro Filarmonico dopo diciotto anni di assenza. L’appuntamento è per domenica 20 maggio 2018 alle 15.30, con repliche martedì 22 alle 19, giovedì 24 alle 20 e domenica 27 maggio alle 15.30. È il titolo che chiude la stagione al Filarmonico, in attesa del Festival estivo areniano che si aprirà il 22 giugno.
Salome è proposta in un nuovo allestimento affidato alla regia di Marina Bianchi, esperta curatrice del teatro di Strehler, Nekrosius, Ronconi. Le scene sono di Michele Olcese, i costumi di Giada Masi, i movimenti coreografici di Riccardo Meneghini. Nel cast vediamo il debutto di giovani talenti e artisti internazionali che per la prima volta si esibiranno a Verona con l’orchestra areniana, a cominciare dal maestro Michael Balke, giovane direttore tedesco molto attivo in patria, negli Stati Uniti e in Giappone, dove da anni esplora sia il repertorio sinfonico che quello operistico. Dice Balke: «Questa è la mia prima Salome, anche se ho già diretto Elektra e Der Rosenkavalier. Amo molto gli autori a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra Impressionismo ed Espressionismo, come Schrecker e Korngold. In prova c’è un bel clima e molta energia: è un piacere lavorare con questo cast e questa orchestra. In particolare stiamo curando molto il testo, indispensabile perché Strauss, in ogni battuta, affida allo strumentale un sottotesto che ne rivela il vero significato o anticipa gli avvenimenti». Sul palcoscenico del Teatro Filarmonico la bellezza fatale di Salome sarà portata in scena dal soprano Nadja Michael (20, 24 e 27 maggio), per la prima volta a Verona, e Madina Karbeli (22 maggio) già apprezzata in ruoli belliniani nelle ultime due stagioni liriche.
Info su biglietti e promozioni: tel. 045 8051933 e www.fondazionearena.it