«One Girl Show», Sofia talento della stand-up comedy
Cresciuta artisticamente a Verona, la ventunenne Gottardi è la più giovane delle italiane nella stand-up comedy. Al Forte Chievo il suo nuovo monologo
Imaestri sono quelli lì. «Bill Hicks, Louis C.K., Sarah Silverman, Eddie Izzard, Doug Stanhope e, in Italia, Filippo Giardina e Saverio Raimondo». Donne, poche. Anche se, in realtà, la presenza femminile nel mondo della stand-up comedy, e dei suoi monologhi senza paletti nè censure, va aumentando. Qui da noi, in Italia, la più giovane monologhista è Sofia Gottardi, 21 anni. Cresciuta artisticamente a Verona in quel gruppo «Comicus» di cui è ancora parte. Originaria di Montecchio nel Vicentino. Il Dams a Padova. In tv su Sky a «Natural Born Comedians» e «Comedy Central News». Spettacoli in tutto il nord Italia. E adesso un nuovo monologo, «One Girl Show», che va in scena domani sera al Forte del Chievo, ore 20.30, nella sede di Sdv, l’associazione scaligera dedicata alla stand-up comedy. Monologo che, come annunciano gli organizzatori, rivela «un mondo surreale fatto di deliri adolescenziali, riflessioni dissacranti sulla contemporaneità e sulla difficoltà di essere donna nella società di oggi».
Quando nasce la Sofia stand-up comedian?
«L’idea di recitare mi è sempre piaciuta. Il primo monologo l’ho scritto a 15 anni: saltai il ciclo per un fatto di stress e la situazione fu così assurda che decisi di scriverci su. La prima esibizione l’ho fatta a 17. Ho voluto cominciare camminando sulle uova perché la stand-up in Italia c’era già ma non era ancora macinata. Poi è successo tutto in fretta, col decollo del gruppo romano di “Satiriasi” a far conoscere il genere anche in Italia. Al mio primo evento mi hanno detto “guarda, vacci piano col linguaggio, Sofia...” ma già l’anno dopo, sull’onda dello sdoganamento televisivo della stand-up su Comedy Central, mi dicevano “vai, vai, Sofia, fanne più spesso di queste cose”».
Giusto per spiegare: la differenza tra cabaret e standup?
«Partirei dall’America. Lì sono culturalmente diversi, lo stile è più asciutto. Qui siamo più per la commedia dell’arte e i maccheroni. Negli Usa di fatto ciò ch’è chiamato cabaret è stand-up comedy. Loro sca-