Tappa veneta Arrivo a Nervesa e possibile sprint
Il Giro d’Italia oggi entra in Veneto: Nervesa della Battaglia il traguardo, si passa per le province di Rovigo, Padova, Venezia e Treviso. Arrivo ideale per gli sprinter, il veronese Viviani (in foto) ci riprova.
La NERVESA DELLA BATTAGLIA quiete prima della tempesta che in gergo ciclistico significa — sulla carta — un trasferimento in attesa delle grandi montagne. Nervesa della Battaglia e tutte le strade toccate tra le province di Rovigo, Padova, Venezia e Treviso oggi si tingeranno di rosa per accogliere il Giro d’Italia e la sua tredicesima tappa. La frazione partirà alle 12.55 da Ferrara: da percorrere 180 chilometri, tutti pianeggianti, se si eccettua la salita del Montello dalla «Panoramica» a 20 chilometri dal traguardo. L’ascesa è considerata — dagli addetti ai lavori — un dente più simile a un cavalcavia che a una scalata. I pronostici della vigilia sono tutti per le ruote veloci in quello che è (forse) l’ultimo traguardo per gli sprinter fino alla prossima settimana. Da domani di salite ce ne saranno in abbondanza, con l’arrivo sul «Keiser» Zoncolan le cui pendenze, tra le più proibitive d’Europa, promettono spettacolo in vista del tappone dolomitico di domenica. Intanto c’è da arrivare a Nervesa con la sfida annunciata tra il coneglianese Sacha Modolo e il portacolori veronese della Quick Step Elia Viviani. Lasciata alle spalle l’Emilia, la corsa passerà per Rovigo e per la Bassa Padovana, prima di sconfinare a Cona nel Veneziano e tornare nella provincia euganea coi transiti a Pontelongo e Piove di Sacco dov’è posto il traguardo volante al chilometro 70. Il percorso offre poi il passaggio a Campagna Lupia e in sequenza i comuni di Mira, Mirano e Martellago. La corsa arriverà nella Marca da Zero Branco, poi toccherà Treviso, prima del secondo traguardo volante a Villorba (chilometro 127). La carovana si affaccerà una prima volta a Nervesa a 30 chilometri dall’arrivo, poi affronterà lo strappo del Montello, unico Gran premio della montagna di giornata (4° categoria). Gli ultimi sei chilometri sono pianeggianti.